CRONACA

Terrasini, rimosso Capo Area del Comune: omissioni per consiglio comunale e autorità giudiziaria

Rimosso dal ruolo dirigenziale di capo Area al Comune di Terrasini. Il provvedimento è stato emesso con propria determina dal sindaco Giosuè Maniaci che ha dato applicazione a delle specifiche normative, alcune delle quali modificate anche recentemente dallo Stato con le quali si dispone per l’appunto la rimozione del dipendente comunale dal proprio ruolo dirigenziale in caso di gravi omissioni.

Decisione che prende spunto da ben tre contestazioni che sono state avanzate al Capo Area 5, che ha competenza in materia di Pianificazione del territorio, Manutenzioni, Turismo e Politiche giovanili, Girolamo Aldo Carano, 63 anni, una delle quali riguardante il mancato smaltimento dei rifiuti al cimitero, motivo per il quale venne sospeso per ben un mese con relativa decurtazione dello stipendio.

Nel frattempo però il segretario generale del Comune, Cristofaro Ricupati, ha mosso altre due contestazioni. Una riguarda la mancata predisposizione della delibera da sottoporre al consiglio comunale per la decisione inerente numerosi immobili abusivi: in pratica l’assise secondo la norma vigente in materia deve essere chiamata a decidere se abbattere questi immobili o se acquisirli al patrimonio del Comune.

“Sono state poste in essere – scrive nella determina il sindaco Maniaci – condotte omissive che hanno determinato un grave ritardo nella definizione del procedimento, un indebito vantaggio in capo ai soggetti destinatari del provvedimento e un danno all’ente, tentando di impedire la sua definizione procedimentale con condotte che violano gli obblighi di diligenza e fedeltà”.

L’altra contestazione invece riguarderebbe un presunto mancato rilascio di certificazioni richieste dal giudice fallimento del tribunale di Palermo riguardo ad una ditta. Istanza che il tribunale avanzò un anno fa e che mai sarebbe stata evasa: “Sono state riscontrate – aggiunge Maniaci – condotte omissive determinate dal mancato permanente riscontro delle richieste avanzate dalla curatela fallimentare per conto dell’autorità giudiziaria, costringendo il Giudice delegato ad adottare provvedimenti con diffida ad adempiere ed in caso contrario ad intraprendere azioni risarcitone a tutela dei creditori, salva la denuncia penale a carico dei responsabili dell’omissione, causando grave disservizio al funzionamento della giustizia, pericolo all’ente in termini di probabili azioni risarcitorie ed ai creditori del fallimento, con l’aggravante della particolare gravità e la recidiva”.

“Dopo alcuni provvedimenti disciplinari – commenta la consigliera comunale Eva Deak – è stato revocato l’incarico dirigenziale all’architetto Girolamo Aldo Carano. Tra le motivazioni anche l’applicazione, finalmente, di un emendamento presentato dalla portavoce alla Camera Claudia Mannino: articolo 31 del codice di edilizia. In sostanza, il funzionario che non adempie ai suoi doveri e non rispetta i tempi previsti è suscettibile di causare un danno erariale”.