Lavori alla condotta di Inici, a Castellammare del Golfo niente acqua per due giorni

Oggi e domani la gran parte dell’abitato di Castellammare del Golfo rimarrà a secco di acqua. Per interventi urgenti non meglio precisati il Comune preannuncia l’interruzione del servizio di erogazione idrica almeno sino a domani. La speranza è che già nel tardo pomeriggio per l’appunto di domani si possa già tornare alla normalità ma sotto questo aspetto non c’è alcuna certezza.

Il rischio concreto è che l’acqua torni in paese giovedì. “Sono necessari lavori idrici urgenti – afferma il sindaco Nicola Coppola – che porteranno a migliorare il sistema subito dopo l’ultimazione ma che rendono necessario sospendere l’erogazione d’acqua per le prossime ore”. L’interruzione idrica si prospetta che si svilupperà nell’arco sicuramente delle prossime 36 ore e potrebbe arrivare a 48 ore.

L’acqua non arriverà più dalla sorgente del pozzo di Inici per lavori alla centrale idrica che, non appena ultimati, consentiranno un sensibile e notevole miglioramento nella distribuzione d’acqua in città.  “Un disagio momentaneo purtroppo necessario per intervenire in favore della cittadinanza perché il lavoro immediato del personale comunale consentirà – aggiunge Coppola – un sensibile miglioramento dell’erogazione idrica a partire dai prossimi giorni”.

Il servizio idrico cittadino è alimentato dal pozzo gemello di Inici con 38 litri al secondo e da altri due pozzi per un totale di 52 litri al secondo. Altre fonti si trovano a Scopello e Balata di Baida per una dotazione complessiva è di 65 litri al secondo. Più in generale ogni estate Castellammare va in difficoltà. “Castellammare ha una dotazione idrica fissa di una sessantina di litri di acqua al secondo – ha sempre evidenziato il primo cittadino anche negli anni passati – che se in inverno è bastevole non lo è certamente in estate con le presenze che si triplicano specie a luglio ed agosto”.

In passato il comune aveva anche pensato di avviare una sorta di censimento di tutti i pozzi per potere fruire di un supplemento idrico nel periodo estivo che fosse adeguato. Il problema vero, secondo il sindaco, è legato alla società a partecipazione pubblica della Regione che gestisce gli impianti idrici del paese. Secondo quanto l’attuale primo cittadino ha sempre evidenziato anche nelle sue ordinanze vi è la necessità di attivare convenzioni con i privati, come oltretutto fatto negli anni scorsi, con l’intento di sostituire l’Eas “tutte le volte che si fossero presentate delle criticità non risolvibili dallo stesso ente, compresa la fornitura del cloro”.