ENTI LOCALI

Comune di Alcamo, tagliati buoni pasto ai dipendenti: risparmio da 120 mila euro

Continua la sfrenata corsa ai tagli dell’amministrazione comunale di Alcamo nel tentativo di ridurre la spesa corrente, quella in sostanza dei cosiddetti “costi fissi” legati al funzionamento diretto degli uffici, quindi stipendi e costi accessori, materiale di cancelleria, bollette di gas ed energia elettrica ed altre spese similari. L’ultima sforbiciata riguarda i buoni pasto che da oggi non saranno più elargiti ai dipendenti comunali.

Si tratta di un ticket che permetteva di acquistare pasti per i dipendenti che superavano un certo numero di ore di impiego giornaliero. Una misura restrittiva che in realtà da tempo aleggiava nell’aria e che oggi viene confermata dal sindaco Domenico Surdi: “Dopo aver rivisto sensibilmente il sistema premiante dei dirigenti – afferma – abbiamo eliminato anche i buoni pasto che, fino a oggi, venivano elargiti a tutti i dipendenti comunali”. Per il primo cittadino, che ovviamente ha condiviso la scelta con la sua giunta, quello dei buoni pasto non è altro che un ulteriore passo in avanti verso i tagli dovuti per alleggerire la spesa del municipio.

“Fin da quando ci siamo insediati – ha aggiunto Surdi – il nostro obiettivo è stato quello di ridurre al massimo gli sprechi e i privilegi”. Prima di adottare la decisione questo taglio ovviamente è stato discusso con i sindacati con cui il confronto è stato anche duro e serrato in alcuni passaggi: “Come già discusso con i sindacati – precisa il primo cittadino – si tratta di una misura volta a ottimizzare e reinvestire queste somme, circa 120 mila euro, attraverso un sistema che, premiando i meritevoli, punti a migliorare l’organizzazione dell’ente e quindi i servizi ai cittadini”.

Quindi soldi che saranno risparmiati ma che di fatto verranno riutilizzati sempre per ottimizzare il funzionamento della macchina burocratica. Una scelta, l’ennesima specie in quest’ultimo periodo, che è destinata a far discutere. Già l’amministrazione comunale è sotto il fuoco incrociato delle polemiche per aver tagliato anche la spesa per i buoni libro e per il rimborso delle spese di viaggio degli alunni pendolari, che a partire dal prossimo anno saranno regolati da criteri legati all’Isee mentre prima il contributo era garantito a tutti.

Nell’ultimo bilancio approvato nell’aprile scorso giunta e consiglio comunale hanno approvato un piano di riduzione proprio delle spese correnti e questo per effetto della riduzione dei trasferimenti. Le previsioni finanziarie sono state riformulate in base ad una valutazione congiunta, da parte dei dirigenti, di riduzione di alcuni servizi espletati sino ad oggi.