A Castellammare del Golfo fine dell’emergenza idrica, da oggi più acqua da Montescuro ovest

Più acqua a Castellammare del Golfo. Per l’esattezza arriverà dall’acquedotto di Inici che per due giorni è stato oggetto di un intervento di enorme importanza: è stato infatti all’allacciato alla condotta di Montescuro ovest da dove giungeranno altri 25 litri al secondo che si sommano ai 30 della sorgente di Inici.

Per la città si tratta quindi di altre risorse idriche che arrivano, una vera manna dal cielo per un territorio che puntualmente, ogni estate, si ritrova a secco per via del moltiplicarsi delle presenze turistiche che finivano con il rendere insufficiente la dotazione idrica per la città.

“Con l’arrivo di questi altri 25 litri di acqua al secondo – afferma il sindaco Nicola Coppola – sicuramente potremo garantire una migliore autonomia idrica alla città. Abbiamo stipulato questo accordo con Siciliacque, che gestisce l’acquedotto di Montescuro, che ci permette per l’appunto di avere un maggior quantitativo di acqua a garanzia dei nostri concittadini e anche dei tantissimi turisti e villeggianti, oltre che delle attività ricettive e ristorative”.

A questo punto la complessiva dotazione idrica per Castellammare sale a 90 litri al secondo, perché ai 65 delle fonti di approvvigionamento “storiche” tra Inici, Balata di Baida e Scopello si aggiungono per l’appunto questi 25 provenienti da Montescuro. Chiaramente lieviteranno i costi del servizio idrico dal momento che Siciliacque vende a 69 centesimi più iva ogni metro cubo di acqua erogato. Già da venerdì sono stati completati i lavori e gradualmente l’acqua sarà immessa nella rete: ieri le ultimissime operazioni e dunque da oggi il servizio dovrebbe essere a regime in tutta la città.

Dovrebbe quindi definitivamente risolvere in questo modo i suoi problemi di carenza idrica estivi Castellammare del Golfo. In passato il Comune aveva anche pensato di avviare una sorta di censimento di tutti i pozzi privati per potere fruire di un supplemento idrico nel periodo estivo che fosse adeguato. Il problema vero, secondo il sindaco, è sempre stato legato all’Eas, la società a partecipazione pubblica della Regione che gestisce gli impianti idrici del paese.

Secondo quanto l’attuale primo cittadino ha evidenziato anche nelle sue ordinanze passate l’ente acquedotti siciliano è una struttura oramai in crisi da tempo, e non a caso è in fase di liquidazione, e proprio per questo motivo non è in grado di gestire adeguatamente l’erogazione idrica. Da anni oramai viene sostituita da ditte private negli interventi di manutenzione alla rete e alle sorgenti per mancanza di mezzi, fondi e personale adeguato.