AMBIENTE

Partinico e Borgetto, astensione operai rifiuti: il ministero congela i procedimenti disciplinari

Procedimenti disciplinari da congelare nei confronti degli operai addetti ai rifiuti che nel partinicese si sono astenuti dal servizio di raccolta. La presa di posizione è del ministero del Lavoro che è stato chiamato in causa dall’Ato rifiuti Palermo 1 per esprimersi nel merito di quanto sta accadendo in questi giorni, con l’astensione dal servizio degli operai dipendenti a Borgetto i quali, al pari di quanto fatto il mese scorso dai colleghi di Partinico, hanno deciso di presentarsi all’autoparco del paese ma restando a braccia conserte.

In pratica non scendono in strada a recuperare la spazzatura a causa degli stipendi arretrati che vantano dalla società d’ambito. Stessa cosa che fecero i colleghi della vicina Partinico che addirittura restarono fermi per oltre un mese, facendo andare completamente in tilt la raccolta dell’immondizia. In quel caso si vantavano tre mensilità arretrate, a Borgetto invece la situazione è anche peggiore: gli operai vanterebbero infatti le mensilità di marzo, aprile, maggio, giugno e luglio, oltre la quattordicesima.

Per l’esattezza il parere è stato rilasciato dalla Commissione Garanzia Sciopero, organismo istituito dal ministero con compiti proprio di valutazione delle varie forme di protesta da parte di dipendenti pubblici. Rientrando questa tipologia di lavoratori tra quelli che svolgono un pubblico servizio essenziale l’Ato rifiuti si è voluta espressamente rivolgere a questa Commissione nella speranza probabilmente di avere un riscontro a suo favore.

Al contrario invece l’organismo ha stoppato tutto: “In attesa delle valutazioni da parte della nostra Commissione – scrive nella lettera-parere la presidente Lauralba Bellardi – si invita la società Servizi Comunali Integrati Rsu a sospendere i procedimenti disciplinari già avviati nei confronti dei lavoratori che si sono astenuti dalle prestazioni lavorative”. In pratica è una sorta di “sospensiva” in attesa dei chiarimenti richiesta dalla stessa Commissione garanzia Sciopero all’Ato rifiuti.

Infatti l’organismo ha chiesto alla società d’ambito che si occupa della raccolta e smaltimento della spazzatura a Borgetto e Partinico di fornire altri elementi allo scopo di effettuare le opportune valutazioni: “In particolare – scrive – con riferimento alla durata dell’astensione dei dipendenti, al numero dei dipendenti che si sono astenuti. Si chiede, altresì, alla società di fornire ulteriori precisazioni con riferimento, in particolare, alla questione della corresponsione delle retribuzioni, trasmettendo, a tal proposito, un prospetto relativo ai tempi e agli eventuali ritardi nella corresponsione mensile delle retribuzioni ai lavoratori nell’ultimo anno”.

Dal suo canto invece i commissari straordinario e liquidatore dell’Ato, rispettivamente Natale Tubiolo e Antonio Geraci, avevano posto presunte violazioni in questo tipo di protesta da parte degli operai, come anche nelle procedure poste in essere dal sindacato Cildi che sta seguendo la loro vertenza. “Il personale dipendente – denunciano Geraci e Tubiolo – si è rifiutato di svolgere la propria prestazione lavorativa con conseguente e sostanziale abbandono del servizio”.