CRONACA

Scioglimento Comune Borgetto, si pronuncerà il Tar Lazio nel 2018: ricorso dell’ex sindaco

Il ministero dell’Interno entro due mesi dovrà consegnare al Tar del Lazio tutti gli atti che hanno portato allo scioglimento del Comune di Borgetto. Lo hanno deciso, con un’ordinanza, i giudici amministrativi nell’ambito di un ricorso proposto dall’ex sindaco Gioacchino De Luca (nella foto) per contestare il provvedimento di scioglimento.

Il Tar ha già fissato al 9 maggio 2018 l’udienza di discussione del merito dello stesso ricorso. Il 2 maggio scorso il Consiglio dei ministri, su proposta del ministro dell’Interno Marco Minniti, ha approvato l’affidamento della gestione del Comune di Borgetto a una commissione straordinaria.

“La cittadina – secondo quanto riportò una nota – era stata oggetto di scioglimento ordinario e affidamento a un commissario straordinario a causa delle dimissioni rassegnate dalla quasi totalità dei consiglieri; e all’esito di accertamenti erano emerse forme di ingerenza da parte della criminalità organizzata”.

Il Tar adesso, considerato che “nel bilanciamento con l’interesse pubblico, le esigenze della parte ricorrente siano apprezzabili favorevolmente e tutelabili adeguatamente con la sollecita definizione del giudizio nel merito”, ha fissato per la discussione del ricorso l’udienza per l’anno prossimo.

In più, però, i giudici amministrativi hanno ritenuto necessario “ordinare all’intimata amministrazione il deposito di tutti gli atti e documenti in base ai quali è stato emanato il decreto di scioglimento del consiglio comunale di Borgetto e, in particolare, la deliberazione del Consiglio dei ministri adottata il 2 maggio 2017, la proposta del ministro dell’Interno datata 2 maggio 2017, la relazione della prefettura di Palermo resa in data 8 febbraio 2017, i verbali e la relazione conclusiva della Commissione d’Accesso, in versione integrale e fermo il rispetto delle cautele imposte dalla natura classificata del testo”.