AMBIENTE

Alcamo e la psicosi inquinamento da nube nera: negative le prime analisi sulla diossina

Arrivano nuovi confortanti dati sulla qualità dell’aria ad Alcamo dopo il preoccupante e devastante incendio avvenuto nella piattaforma di rifiuti della ditta D’Angelo che aveva sprigionato un’enorme densa nube nera. I tanti attesi dati sulla diossina e furani, molecole altamente tossiche, hanno dato esito negativo almeno per quanto concerne i controlli in atmosfera. Qui i dettagli (http://ww2.gazzettaamministrativa.it/opencms/export/sites/default/_gazzetta_amministrativa/amministrazione_trasparente/_sicilia/_alcamo/200_inf_amb/2017/2017_Documenti_1501675927504/1502193158117_trasmissione_arpa.pdf)

L’Arpa, l’agenzia regionale protezione ambiente, evidenzia che dalle analisi di laboratorio effettuate sui prelievi fatti nella zona dove si è concentrata la nube nera, vale a dire la zona di contrada Tre Noci, i due elementi inquinanti erano quattro volte più bassi rispetto al valore limite. Per l’esattezza l’Arpa sostiene che “diossine e furani sul campione di particolato atmosferico” rilevato tra il 30 luglio e l’1 agosto scorsi si sono attestati a 22 femto grammi per metro cubo, mentre il limite è di 100.

“Siamo adesso in attesa dei rilievi effettuati su campioni di terreni – afferma l’assessore all’Ambiente Roberto Russo – ma possiamo ottimisticamente dire che se nell’aria vi sono stati questi risultati sostanzialmente dovrebbero essere gli stessi dei terreni anche perchè non vi sono state condizioni atmosferiche che hanno alterato la condizione ambientale”.

Già l’Arpa e il corpo speciale dell’Nbcr aveva effettuato altri rilievi in diversi punti della città riguardo ad altri agenti atmosferici ed anche in quel caso i valori riscontrati sono rientrati nella norma. Nonostante le buone notizie i tanti continuano ad avere qualche dubbio al punto che privati, associazioni e ambientalisti hanno deciso di effettuare per conto proprio dei campionamenti per verificare la veridicità dei risultati resi noti dalle autorità preposte.

Scettici anche molti cittadini che, forse anche presi da questa psicosi dell’inquinamento da nube nera, segnalano situazioni anomale. Come quelle di un alcamese che ha documentato con foto alla nostra redazione di aver essiccato i semi di un melone giallo acquistato poco dopo l’incendio alla piattaforma di rifiuti sostenendo che sono diventati di color argento, mentre con l’essiccamento dovrebbero mantenere lo stesso colore.

Le ulteriori analisi sui terreni e sulle acque che dovrà rendere noto l’Arpa e quelle dei privati potranno sicuramente aiutare a rendere più chiara la situazione.