CRONACA

Alcamo, si è spento il giornalista e scrittore Antonio Pignatiello: uomo fuori dagli schemi

Si è spento ieri sera intorno alle 22,30 Antonio Pignatello (nella foto), 55 anni, giornalista e scrittore alcamese. Recentemente aveva subito un intervento al cuore in angioplastica ed aveva cominciato la riabilitazione e la professione come direttore dell’emittente televisiva Video Sicilia di Alcamo.

Il suo cuore, a causa di un altro infarto fulminante, ha smesso di battere, probabilmente provato da una vita vissuta tra decine di sigarette consumate ogni giorno. Per lui quasi un trentennio di attività giornalistica non solo nelle emittenti locali Alpa Uno e Video Sicilia: ha anche avuto collaborazioni regionali e nazionali con “Avvenimenti”, Quotidiano di Sicilia e il “L’Ora” nella versione “resuscitata” più recente, oltre che con l’emittente regionale Cinquestelle.

Era un personaggio poliedrico, fuori dai canonici schemi da giornalista tanto è vero che lui stesso si definiva “prestato al giornalismo”, consapevole che la sua vocazione era ben altra. Laureato in sociologia all’università di Urbino, è stato oltretutto autore di testi per il teatro oltre che di romanzi. Amante anche dei fumetti, sfoggiava con orgoglio la sua collezione di Tex con edizioni risalenti addirittura ad una quarantina di anni fa.

I commenti sui social sono sostanzialmente unanimi: “Era una persona vera”. Frase quantomai azzeccata per descriverlo sul piano umano. Non amava molto la mondanità e i riflettori, spesso si dedicava, seppur in modo singolare e non canonico, ad un giornalismo di denuncia concentrandosi molto sull’ambientalismo. Centinaia i suoi servizi sulle discariche a cielo aperto di Alcamo e sull’inciviltà, così come le colate di cemento selvaggio sulla costa della città che amava definire “sua”, per l’appunto Alcamo, dove però non aveva sempre vissuto.

Parlando di Alcamo sosteneva: “Il nostro è un rapporto di odio e amore”. Era convinto che Alcamo non gli avesse dato quanto invece lui aveva donato, sostenendo che in questa città non è mai esistita la meritocrazia. Se n’è andato con questa convinzione: in realtà la sua tesi non è altro che la piena verità nel descrivere questa città così come molte altre realtà siciliane. Si è spento da persona vera.