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Alcamo, ok al Rendiconto 2016: Comune al collasso, stritolato dalla spesa corrente

Maggioranza compatta, così come l’opposizione, ma su due fronti diversi. I primi hanno detto sì al Rendiconto 2016 del Comune di Alcamo, che quindi è stato approvato, mentre i secondi hanno votato “no”. Con il voto di ieri sera l’aula ha evitato che si potesse commissariare l’assise per i ritardi dovuti proprio all’approvazione della manovra economica.

Il rendiconto mette in evidenza numerose criticità per il municipio alcamese, afflitto da sempre da problemi legati soprattutto all’enorme spesa corrente collegata al numero spropositato soprattutto di precari (circa 800) che ingessa il 50 per cento degli introiti complessivi dell’ente.

Di conseguenza l’ente non può investire e ad aggravare la situazione finanziaria deficitaria c’è poi il problema delle scarse riscossioni e dei rimborsi salatissimi di mutui che addirittura non vengono neanche utilizzati. C’è qualcosa che non funziona persino all’interno degli uffici, e questa non è certamente una novità: solo l’1 per cento delle somme programmate per investimenti si trasforma in spesa reale.

Secondo l’assessore alle Finanze, Roberto Scurto, il quale ha illustrato i dati tecnici del Rendiconto 2016, negli ultimi 5 anni sul tema degli impegni di spesa corrente si evince che non è mai stata fatta una seria politica di spending review (l’attuale amministrazione si è insediata nel giugno 2016, ndr). Effettivamente nel 2012 la spesa corrente ammontava a 36 milioni di euro, nel 2016 è calata di appena un milione. Se si considerano i pensionamenti dei dipendenti nel frattempo praticamente non c’è mai stata alcuna riduzione.