CRONACA

Partinico, militante sinistra in carcere in Germania: lettera aperta della mamma, dito puntato contro lo Stato

Tre ricorsi presentati e tutti rigettati, per il tribunale tedesco vi è un pericolo di fuga. Per questo resta in carcere il militante di sinistra di Partinico Emiliano Puleo, 30 anni, oramai dal 7 luglio scorso rinchiuso nel penitenziario di Amburgo perchè accusato di aver fatto parte dei manifestanti violenti durante le proteste contro il G20.

Ora si è in attesa che la giustizia tedesca fissi la data del processo. La mamma i Emiliano, Fina Fontana, ha deciso di scrivere una lunga lettera aperta in cui accusa senza mezzi termini il governo italiano: “La politica italiana si mantiene, dopo quasi due mesi dall’arresto dei sei ragazzi italiani, in un silenzio complice – si legge nella missiva -. Il governo, attraverso il suo ministero degli esteri, non ha proferito parola in merito, non ha voluto nemmeno interessarsi della questione. In Italia, evidentemente, esistono cittadini di cui la politica non si vuole occupare, forse per non rischiare di infastidire la potente Germania”.

Secondo quanto racconta la madre del militante di sinistra oggi ci si ritrova a dover fare i conti, giorno dopo giorno, con la burocrazia tedesca che viene etichettata come “terribile”: “Mio figlio e gli altri 5 manifestanti italiani arrestati con lui – scrive ancora Fina Fontana – vengono trattati come i peggiori criminali. Si pensi soltanto al fatto che è stato impedito ai ragazzi di aver accesso alla biblioteca del carcere perché, a dire delle guardie, i manifestanti non hanno bisogno di leggere”.

Nella lettera Fina Fontana racconta del figlio e della sua innata passione per la politica: non ha mai saltato una sola commemorazione a Portella della ginestra (nella foto Emiliano con il padre), luogo in cui vi fu l’eccidio di lavoratori nel periodo terribile delle stragi della banda Giuliano per fermare l’avanzata della sinistra nelle varie elezioni che si susseguivano. A soli 5 anni Emiliano viene ricordato mentre deposita dei fiori nel luogo della commemorazione della strage di Capaci in cui perse la vita Giovanni Falcone.

“In paese è sempre stato presente nei momenti politici importanti – aggiunge ancora la lettera – come la grandissima manifestazione contro le molestie delle distilleria Bertolino, industria insalubre di prima classe in pieno centro abitato che da decenni ammorba il nostro territorio. Emiliano ha sempre fatto sentire il suo dissenso per le ingiustizie”.

Con lo stesso spirito battagliero il militante di sinistra si era recato ad Amburgo per protestare con le nazioni potenti del mondo e le loro politiche liberiste che, a detta dei manifestanti, stanno affamando e stravolgendo intere popolazioni con continue guerre, costringendole dal bisogno ad emigrare: “Sono state queste le motivazioni che lo hanno portato a partecipare a questo grande movimento di piazza – aggiunge Fina Fontana – contro le politiche scellerate dei grandi della terra. Io mi sento triste ed indignata per quello che mio figlio sta subendo, ma sono profondamente orgogliosa di lui, per la forza che sta dimostrando e perché ne condivido gli ideali. Continuerò a lottare fino a quando Emiliano e gli altri 5 manifestanti italiani non saranno liberi. Fino a quando non saranno tutti liberi”.