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Più acqua ad Alcamo da Montescuro: in arrivo altri 15 litri al secondo, ma resta lo spettro emergenza (VIDEO)

Arriva a 48 litri di acqua al secondo la dotazione dalla sorgente di Montescuro per Alcamo. Da ieri Siciliacque, che gestisce la risorsa idrica, ha autorizzato il potenziamento dell’erogazione per la cittadina alcamese che in questa caldissima estate ha subito disagi legati proprio alla carente distribuzione dell’acqua.

Dalla prossima settimana arriveranno altri 5 litri sempre da Montescuro e questo potrebbe permettere quantomeno di alleviare la pesante e cronica carenza di acqua che non permette a tutta la città di poter avere il necessario fabbisogno. I 53 litri al secondo da Montescuro, che arriveranno a regime dalla prossima settimana, si andranno a sommare con gli altri circa 25 litri che provengono dalle altre sorgenti di Mirto e Dammusi: ancora troppo poco per considerare la possibilità che l’emergenza sia alle spalle ma quantomeno un piccolo passo in avanti per ridurre i disagi che comunque rimarranno tali in molti quartieri, specie quelli più a monte dove necessita una maggior pressione nelle tubazioni per raggiungere le abitazioni e tra scarsezza idrica e perdite questo diventa un pesante ostacolo.

Il maggior quantitativo di acqua è stato concesso per effetto di un accordo raggiunto tra la Regione, azionaria di Siciliacque, e l’amministrazione comunale di Alcamo.

 

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Acqua che arriva come manna dal cielo ad Alcamo in un momento in cui in città si registra estrema tensione per questa cronica emergenza idrica che si trascina da mesi. In alcuni quartieri i residenti hanno denunciato l’assenza di acqua anche per 10 giorni.

Ad oggi il turno di erogazione è ogni 8 giorni secondo una ben precisa turnazione: un giorno si eroga acqua ad una determinata zona della città e il giorno seguente si fa accumulo al “Bottino”, la vasca del Comune per la riserva idrica. A questa situazione si è arrivati anche a causa di questa perdurante siccità: infatti molte riserve idriche di proprietà dei Comuni si sono prosciugate e Siciliacque è stata costretta a razionare l’erogazione per gran parte della Sicilia.

Frenando quindi Comuni come Alcamo che hanno fatto richieste ben più alte rispetto ai litri al secondo concessi. In più da questa estate ad Alcamo si è verificato lo stop all’attingimento dai pozzi privati per il mancato rinnovo dell’autorizzazione da parte del Comune in seguito allo scandalo emerso lo scorso anno che ha portato alla luce una presunta truffa ai danni del municipio per mancati introiti di tasse da parte degli autotrasportatori.

Autobotti private che quindi sono state autorizzate al prelievo solo al “Bottino”, riducendo quindi la portata idrica per la città. Intanto proprio per affrontare il problema dell’emergenza idrica 9 consiglieri comunali di opposizione hanno chiesto la convocazione urgente di una seduta.