ENTI LOCALI

Partinico, gli asili nido restano chiusi: Comune a corto di fondi, si parte a novembre

Non suonerà la campanella per gli asili nido comunali di Partinico, almeno per il momento. I due plessi (nella foto quello di via Ungaretti) non aprono i battenti e probabilmente sarà così almeno sino ad ottobre inoltrato. Il Comune è in difficoltà finanziaria e non ha liquidità in cassa: senza oltretutto un bilancio ancora approvato il commissario che regge le sorti del municipio, Maurizio Agnese, suo malgrado ha dovuto rinviare l’apertura delle due sezioni dell’infanzia.

Le difficoltà di liquidità sono legate anche ad una situazione che lo stesso commissario ritiene paradossale: “Il Comune lo scorso anno per far funzionare gli asili nido si è avvalso dei fondi Pac – spiega -, ma una buona fetta di questi soldi sono stati anticipati dal municipio perchè nel frattempo non si è rendicontato. Quindi il ministero non ha potuto stanziare ancora una buona fetta di questi fondi che deve a Partinico. Nel frattempo però tramite le nostre casse sono state anticipate queste somme e l’ente è andato in sofferenza di liquidità. Il problema comunque è in via di risoluzione”.

Agnese si è infatti confrontato con gli uffici del Settore dei Servizi sociali, che gestiscono gli asili nido, e si sta predisponendo rendicontazione al tempo stesso bando di gara. Ovviamente però c’è una trafila burocratica che bisognerà seguire e quindi dei tempi ben precisi che non possono essere accorciati: “Diciamo che pensiamo che entro la fine di ottobre, massimo i primi di novembre, – evidenzia Agnese – mi è stato assicurato che si dovrebbe essere in grado di far partire il servizio della mensa per gli asili nido. Il bando sarà pari a mezzo milione di euro, di cui 260 recuperati attraverso i residui dei fondi Pac che il Comune attende e il resto con fondi comunali”.

In via di valutazione l’ipotesi, come accaduto gli altri anni, di aprire le due sezioni anche senza il servizio mensa nelle more che l’appalto venga aggiudicato: “Sarà oggetto di verifica con gli uffici se intanto aprire le scuole anche senza mensa in modo quantomeno da dare questo servizio anche se non a pieno regime alle famiglie”. Nei giorni scorsi ad avere lanciato l’allarme erano stati proprio degli ex amministratori che avevano preceduto l’avvento del commissario straordinario: “Da amministratore consideravo tale servizio prioritario per i nostri concittadini – ha sottolinea l’ex assessore Gianlivio Provenzano – ma nei giorni scorsi, volendo iscrivere mio figlio in una di queste due strutture scopro che a quanto pare il servizio non solo non si sa quando partirà ma che in più si avvia verso un forte depotenziamento”.

Il problema vero è che, dalle parole del commissario, pare proprio che la situazione non rosea delle finanze del Comune lasciata dalla precedente amministrazione abbia portato a questa situazione ma un altro ex assessore, Giovanni Pantaleo, si affretta a smentire: “Nel premettere che l’amministrazione dell’ex sindaco Salvo Lo Biundo ha regolarmente lasciato le somme in bilancio per la prosecuzione del servizio – sostiene – comunque ci viene comunicato che il servizio partirà regolarmente a novembre negli orari diurni. Gli ex amministratori con i consiglieri di maggioranza ed i sindacati hanno già promosso un’azione a salvaguardia sia della continuità del servizio, sia dei livelli occupazionali. Gli uffici comunali stanno facendo di tutto per garantire il servizio e ci riusciranno nell’esclusivo interesse degli utenti e dei lavoratori”.