CRONACA

Denunce a Partinico e Carini: falsi bolli per poter svolgere l’attività di cacciatore

Figurano anche persone del comprensorio partinicese e carinese tra i soggetti denunciati dai carabinieri forestali del Centro Anticrimine Natura di Palermo per truffa aggravata ai danni dello Stato e della Regione Siciliana, nonché uso di atti falsi. Una truffa realizzata dagli indagati che riguardava l’esercizio dell’attività venatoria.

Dei 35 denunciati ne figurano: 5 di Carini, 3 di Montelepre, 2 a testa a Partinico e Giardinello, e uno a testa a San Giuseppe Jato, San Cipirello, Balestrate, Borgetto e Torretta. In pratica i deferiti, allo scopo di ottenere il rilascio del tesserino regionale di caccia per ciascuna stagione venatoria, presentavano ai rispettivi Comuni di residenza l’istanza di rilascio corredata da false attestazioni di versamento sui conti correnti postali indicati, relativi alla tassa di concessione governativa e alla tassa di concessione regionale. Secondo l’accusa, quindi, ottenevano “in modo fraudolento il rilascio del titolo abilitativo esercitando abusivamente la caccia senza il pagamento delle dovute tasse”.

Per alcuni di loro è stata accertata la reiterazione del reato anche per la stagione venatoria successiva. Le indagini hanno anche consentito di individuare il soggetto, un uomo di Palermo, che metteva a disposizione gli unici versamenti regolari dai quali estrapolare successivamente i relativi timbri di accettazione postale, così da poterli riutilizzare per falsificare le attestazioni di versamento da presentarsi ai Comuni di residenza. Sono in corso ulteriori accertamenti volti a individuare la diffusione del fenomeno e un’eventuale regia comune.