AMBIENTE

Partinico, sale la tensione sull’emergenza rifiuti: aula consiliare occupata, domani riparte la raccolta?

Da domani cominceranno a lavorare nuovi mezzi a Partinico. Finalmente, dopo tanti tentativi andati a vuoto, il Comune ha trovato la ditta che garantirà i mezzi per effettuare la raccolta dei rifiuti rimasta ferma per ben 12 giorni. Sarà un’azienda del trapanese che fornirà mezzi e propri autisti mentre tutti i dipendenti dell’Ato rifiuti Palermo 1 scenderanno in strada ad effettuare la raccolta, compresi coloro che fino a ieri erano utilizzati come autisti.

Alla ditta andranno oltre 100 mila euro per un totale di 15 giorni di lavoro, nel frattempo si lavorerà per affidare l’appalto per i prossimi 3 mesi attraverso la trattativa privata la cui scadenza è prevista il 9 ottobre. Nonostante la buona notizia non si ferma il malcontento: dalla tarda mattina di oggi infatti i consiglieri comunali  hanno deciso di occupare l’aula consiliare (nella foto) in segno di protesta nei confronti di Regione e prefettura.

“Si è deciso di utilizzare tutti gli strumenti a disposizione – si legge in una nota congiunta dell’assise – per restituire la giusta dignità a questo territorio. L’auspicio è che le istituzioni accendano i riflettori sulla situazione di Partinico e trovino le soluzioni definitive”. Nel contempo per domani, con partenza alle 18 da piazza Duomo, il movimento “Partinico città d’Europa” e l’arciprete Salvatore Salvia hanno organizzato una “fiaccolata della dignità” per protestare contro le istituzioni per questa perdurante situazione di emergenza rifiuti: “La fiaccolata non ha primogeniti – si legge in una nota -. E’ aperta a chiunque voglia aderire. Faremo vedere in tal modo ai titolari passati e presenti delle istituzioni amministrative che noi siamo un unico e compatto organismo civile”.

In città cominciano a verificarsi i primi segnali di “rabbia” da parte dei cittadini tanto che ieri pomeriggio si è concretizzata una manifestazione spontanea davanti alla montagna di rifiuti in uno degli ingressi del paese, sulla strada provinciale che collega Partinico a Montelepre. “Chiediamo al sindaco di Palermo, nell’ambito dei rapporti tra enti locali, – scrive in una nota Vincenzo Fumetta segretario provinciale di Rifondazione Comunista – di mettere a disposizione le pale meccaniche e altri mezzi necessari dell’azienda pubblica Coime almeno per tamponare l’emergenza e togliere i rifiuti dalle strade di Partinico evitando così che la situazione igenico-sanitaria possa pericolosamente degenerare, così come chiediamo un intervento urgente della prefettura che possa sopperire all’inutilità istituzionale del governo regionale e della sua maggioranza”.

Con l’autocompattatore rimesso in funzione ieri sono state ripulite le discariche a cielo aperto di spazzatura che si erano create in questi giorni nei pressi dell’ospedale, delle case di cura e nelle scuole. Un modo anche per evitare che i dirigenti scolastici potessero prendere la decisione di chiudere gli istituti per la grave emergenza igienico-sanitaria. Resta però sostanzialmente gravissima la situazione generale: infatti la raccolta è rimasta ferma sino a ieri in tutto il resto della città e si calcola che per strada ci siano qualcosa come all’incirca 500 tonnellate di spazzatura non raccolta.

L’Asp ha già accertato l’emergenza igienico-sanitaria e la presenza di percolato nelle strade, inquinante e pericoloso liquido prodotto dal rifiuto. La raccolta si è fermata esattamente dallo scorso martedì 28 settembre, a causa della scadenza del contratto della ditta che forniva i mezzi a nolo per la raccolta dei rifiuti. La situazione si è complicata quando l’appalto indetto per il rinnovo della fornitura dei mezzi è andato deserto.

Nel frattempo il commissario straordinario del Comune, Maurizio Agnese, ha emanato un’ordinanza facendo leva sull’articolo 191 in modo da potere affidare in via d’urgenza in maniera diretta l’appalto seppur per un breve periodo ma tutte le ditte interpellate si sono rifiutate considerando antieconomica la proposta del municipio. Solo ieri è stata individuata una ditta del trapanese che garantirà 16 gasoloni e 4 compattatori.