Torna il rischio di chiusura delle scuole in città a causa dell’emergenza rifiuti e addirittura si paventa l’ipotesi che non si possa neanche votare per le prossime elezioni regionali in città. Scenario apocalittico ma tutt’altro che distante per la realtà che sta vivendo Partinico. Sta infatti per concludersi il contratto di noleggio dei mezzi per la raccolta che è stato affidato ad una ditta del trapanese.
Sabato 21 ottobre scadranno anche gli effetti dell’ordinanza emanata 15 giorni fa dal commissario straordinario del Comune, Maurizio Agnese, che facendo leva sull’articolo 191 ha potuto attivare le procedure di urgenza per l’affidamento diretto dell’appalto per la fornitura dei mezzi necessari alla raccolta dei rifiuti.
Servirà quindi una proroga su cui sta riflettendo lo stesso commissario per potere affidare in prosecuzione l’appalto altrimenti si fermerà nuovamente il servizio di raccolta della spazzatura. E se così fosse sarebbe una vera catastrofe dal momento che ancora Partinico non è uscita dalla precedente emergenza esplosa dopo il blocco per ben 12 giorni della raccolta a causa dell’impossibilità ad affidare proprio l’appalto per la fornitura dei mezzi necessari.
La data di scadenza del prossimo appalto è fissata al 6 novembre e dunque senza la proroga dell’ordinanza commissariale sino a quella data la raccolta resterebbe ferma. Intanto la conferenza dei capigruppo ha stabilito di convocare per domani mattina, 20 ottobre, alle 9,30 in seduta d’urgenza il consiglio comunale. All’esame l’approvazione di una lettera da inviare a Regione e prefettura per chiedere un loro intervento e scongiurare così un nuovo blocco del servizio.
Infatti le ultime due gare d’appalto sono andate deserte e questo perchè il Comune vive in una situazione economica deficitaria che ha causato con le ditte che negli anni scorsi hanno avuto l’affidamento dei noli dei debiti pesantissimi. “Viene prospettato il rischio di non poter nemmeno votare per le prossime elezioni regionali – afferma il presidente del consiglio Filippo Aiello – dal momento che se dovesse verificarsi un nuovo blocco del servizio si causerebbe la chiusura delle scuole, dove vengono allestiti i seggi, per l’emergenza igienico-sanitaria”.
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