CRONACA

Borgetto, ingiurie al comandante della Polizia municipale: indagano i carabinieri, nessuno ha visto nulla

“Pantaleo butt…”. E’ la scritta comparsa all’interno della sede centrale del municipio, in bella vista, proprio nei pressi della macchinetta delle presenze dei dipendenti dove si passa il badge personale. Ad essere presa di mira è la comandante della Polizia municipale di Borgetto, Ivana Pantaleo, 47 anni, residente a Partinico. Lo stesso funzionario ha sporto denuncia ai carabinieri che hanno avviato le indagini.

Non è la prima volta che il capo dei caschi bianchi è vittima di queste ingiurie: era accaduto già un paio di anni fa, quella volta però la scritta ingiuriosa spuntò all’ingresso dello stesso comando di polizia municipale che si trova a pochi passi dalla chiesa Madre del paese (nella foto). Anche in quel caso fu sporta denuncia ai carabinieri. Ma allora come adesso desta un certo sconcerto il fatto che nessuno ha visto nulla.

Non ci sono testimoni che possano indicare l’autore di queste scritte. Possibile che nessuno abbia visto qualcuno aggirarsi nei pressi di una zona così frequentata come quella per l’appunto dove si timbra il proprio badge? E che altrettanto nessuno abbia visto qualcuno entrare all’interno del comando e imbrattare il muro? Attorno ai due episodi pare essersi alzato massiccio muro di omertà.

Al momento gli inquirenti non tralasciano alcuna ipotesi: si va dalla possibile mano “esterna”, vale a dire qualcuno che si sia introdotto all’intero del palazzo di città ed abbia commesso il raid, ma non è del tutto inverosimile anche la possibilità che la mano sia interna, magari di qualche dipendente con cui non corre buon sangue con la Pantaleo. Si vocifera di qualche mal di pancia all’interno della polizia municipale sin da quando la Pantaleo è stata nominata a capo del corpo. C’è anche da dire che la 47enne, inquadrata come categoria C e in servizio al Comune dal 2002, ha avviato una sorta di tolleranza zero da qualche tempo, con multe a raffica nei confronti degli automobilisti indisciplinati cercando sopratutto di mettere ordine ad alcune situazioni caotiche, come quelle dell’ingresso e dell’uscita dei bambini della elementare, scuola sita proprio di fronte al municipio.

Recentemente è impegnata invece ad un rigoroso controllo degli spazi elettorali in vista delle regionali e già c’è un precedente: è stata oscurata una gigantografia di un noto candidato locale alle prossime regionali proprio davanti alla sua sede elettorale perchè ritenuto abusivo. La prima nomina risale al settembre del 2013 ed a firmarla fu l’allora sindaco Gioacchino De Luca, rimosso dal suo incarico insieme alla giunta nel maggio scorso per effetto di uno scioglimento per infiltrazioni mafiose deciso dal ministero dell’Interno.

Sulla carta doveva essere una nomina temporanea in attesa di affidare l’incarico in via definitiva ma da allora si è andati di proroga in proroga anche perchè la scelta interna è quella più economica ed il Comune di Borgetto non naviga certo nell’oro. Alla 47enne è stata confermata la fiducia anche da parte dei tre commissari prefettizi che attualmente reggono le sorti del municipio.

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