AMBIENTE

Appalto rifiuti a Castellammare del Golfo, proroga sino a febbraio all’Agesp

Sarà ancora l’Agesp, almeno sino a febbraio 2018, a gestire il servizio di raccolta dei rifiuti a Castellammare del Golfo. Con propria determina il responsabile del III Settore del Comune, Simone Cusumano, ha previsto l’impegno di spesa pari a poco più di 900 mila euro  per coprire i costi per i prossimi 4 mesi ancora.

Il nuovo ente gestore rimarrà sicuramente in carica anche se nell’atto del Comune è prevista la cessazione anticipata se prima di febbraio prossimo verrà individuato un nuovo appaltatore dall’Srr, i nuovi sistemi di gestione integrata del servizio dei rifiuti in Sicilia che andranno a sostituire gli Ato oramai in liquidazione. A Castellammare del Golfo si va avanti di proroga in proroga oramai dal settembre del 2016, da quando cioè è scaduto il contratto con l’Aimeri Ambiente, a cui invece tutti gli altri Comuni del comprensorio hanno continuato a dare l’appalto con altrettante proroghe.

Contro la “fuoriuscita” di Castellammare l’Aimeri, oggi Energetikambiente, aveva anche proposto ricorso al Tar ma il tribunale amministrativo ha dato ragione al municipio. Un provvedimento oltretutto che permette ai castellammaresi di risparmiare all’incirca 60 mila euro al mese.

Sino a settembre 2016 infatti il Comune aveva sostenuto una maggiorazione dei costi di circa 700 mila euro annui rispetto all’importo percepito dall’attuale esecutore del servizio in regime di subappalto, cioè proprio l’Agesp. Nel corso degli ultimi anni più volte l’amministrazione castellammarese ha lamentato per l’appunto con i vertici dell’Srr l’eccessiva spesa: il governo cittadino a più riprese ha denunciato che i castellammaresi erano costretti a pagare un’inutile somma in più e che il sistema di ripartizione dei costi dell’appalto fra i vari Comuni non è equo.

Il sindaco Nicolò Coppola aveva specificato allora che se il Comune di Castellammare, come fatto da altri Comuni della Srr, avesse prorogato il servizio all’attuale appaltatore sarebbe stato ugualmente svolto dall’Agesp che è in regime di subappalto, ma al maggior costo mensile di circa 60 mila euro mensili.

L’affidamento diretto, con il quale tra l’altro vengono anche mantenuti i livelli occupazionali, è stata considerata dal primo cittadino “la soluzione migliore per porre fine a questo inutile aggravio di costi per tutti noi castellammaresi”. L’Agesp svolge il servizio per un totale circa 156 mila euro mensili, mentre il Comune sino a settembre 2016 pagava 215 mila euro per lo stesso servizio e con la stessa ditta.