CRONACA

Partinico, oleificio sequestrato: scoperti deposito rifiuti e una condotta abusivi

Scatta il sequestro di un oleificio di Partinico e ad una condotta non autorizzata che si collegava alla stesso opificio e che finiva per sfociare in un corso d’acqua che affluisce poi al famoso torrente Nocella da decenni inquinato dove periodicamente si segnalano scarichi anomali di colore rossastro e nero.

L’operazione è stata messa a punto dalla guardia costiera di Terrasini, competente per territorio nell’ambito dei controlli ambientali, in collaborazione con la polizia municipale e con l’Arpa, agenzia regionale protezione ambiente. Ad avere convalidato il sequestro la Procura di Palermo che ha coordinato le operazioni. Per l’esattezza è stato emesso un provvedimento di “sequestro preventivo” ad un oleificio, di cui non viene resa nota l’identità.

I sigilli in particolare hanno riguardato un’area di circa 500 metri quadrati utilizzata per deposito di rifiuti provenienti dalla lavorazione delle olive senza che l’impresa produttrice fosse in possesso delle autorizzazioni previste. Contestualmente si è proceduto al sequestro di una condotta, sempre all’interno dello stesso stabilimento, che secondo quanto appurato nel corso dei controlli sfocia nel vicino  torrente e nella quale convogliano acque di vegetazione provenienti dalla vasca di accumulo.

Secondo la guardia costiera terrasinese anche questa condotta non era munita della prescritta autorizzazione. “Ulteriori controlli periodici – sottolineano dalla guardia costiera – saranno effettuati al fine di accertare illeciti sversamenti nel fiume Nocella e di riflesso nelle acque marine”. Il blitz è frutto di un rafforzamento dei controlli stabilito proprio dalla neo comandante della guardia costiera Valentina Romanazzi che ha raccolto l’eredità del suo predecessore, Stefano Lamanna, il quale aveva avviato dei controlli serrati mirati proprio a contrastare l’inquinamento del Nocella.

Tanto che nel 2015 e nel 2016 altri due oleifici, sempre a Partinico, furono sequestrati sempre per illecito smaltimento dei reflui della lavorazione. In questa direzione la Romanazzi ha chiamato a raccolta i Comuni di Terrasini, Partinico e Trappeto per avviare la costituzione di un gruppo di controllo congiunto composto da personale militare della guardia costiera e della polizia municipale con l’obiettivo di agevolare le attività in campo ambientale, con l’ausilio tecnico del personale dell’Arpa.