CRONACA

Partinico, caso sigilli ad oleificio. La smentita della proprietà: “Continuiamo a lavorare, nessuna irregolarità”

E’ l’oleificio “Bacchi” di contrada Valguarnera di Partinico ad essere stato oggetto dell’operazione dei giorni scorsi congiunta tra capitaneria di porto, Arpa e polizia municipale. A renderlo noto sono gli stessi proprietari che hanno voluto prendere posizione in seguito alle notizie filtrate da un comunicato stampa della stessa Capitaneria in cui si parlava di “sequestro dell’opificio” e di “sversamenti anomali nel fiume Puddastri e Nocella” (leggi la notizia qui).

I gestori dell’azienda sottolineano che il sequestro ha riguardato solo un’area antistante l’oleificio utilizzata per deposito temporaneo di sansa vergine di oliva e le valvole di spurgo delle cisterne perchè “potenzialmente causa di sversamenti non autorizzati” ma comunque il vicino torrente non confluirebbe con il Puddastri e il Nocella. “L’oleificio ad oggi risulta in funzione – si legge nella nota di replica – e continua le sue lavorazioni. Se ci fossero stati realmente scarichi non autorizzati sarebbe stata sequestrata la struttura”.

ECCO IL COMUNICATO INTEGRALE

“Dal testo riportato appare chiaro che l’oleificio scaricava inquinando il fiume Nocella e che in conseguenza di ciò è stato posto sotto sequestro, cosi come comprende l’utente medio che legge le notizie. L’oleificio ad oggi risulta in funzione e continua le sue lavorazioni. Da un controllo operato il 21 novembre  dal Comando di Polizia Municipale di Partinico, in collaborazione con Polizia Municipale di Trappeto, Ufficio Circondarila Marittimo di Terrasini e ARPA (in totale circa 18/20 persone) è stato riscontrato un deposito temporaneo di sansa vergine di oliva di circa 40 MC (equivalente al contenuto di 3 camion) su un area antistante l’oleificio. L’area di deposito è stata sequestrata con diffida a togliere la sansa di oliva (residuo della lavorazione delle olive) entro 10 giorni. Dopo la rimozione l’area (e non l’oleificio) verrà dissequestrata. L’accumulo di sansa è stato causato dal maltempo della scorsa settimana, in quanto gli automezzi pesanti hanno preferito evitare lunghi viaggi con il maltempo (scaricano la sansa a Caltagirone) e pertanto, per non interrompere la produzione, la sansa è stata stoccata temporaneamente in un piazzale adiacente. Inoltre l’oleificio accumula le acque di vegetazione in una cisterna in c.a. e successivamente spande tali acque secondo la normativa di settore. Il corpo di Polizia Municipale ha sequestrrato le valvole di spurgo delle cisterne (sia delle acque di vegetazione che delle acque bianche) perchè potenzialmente causa di sversamenti non autorizzati. Le vasche di accumulo delle acque di vegetazione sono state trovate piene per metà (quindi senza nessu sversamento), Inoltre è stato controllato lo stato dei luoghi ravvisando che nessun scarico non autoizzato era in atto o effettuato precedentemente. Se ci fossero stati realmente scarichi non autorizzati sarebbe stata sequestrata la struttura. INOLTRE TENIAMO A PRECISARE CHE CI TROVIAMO A CIRCA 20KM DI DISTANZA DAL FIUME NOCELLA, potendo affermare che ci risulta impossibile, anche volendo, sversare liquami su tale torrente e che quindi gli eventuali colpevoli dell’inquinamnto del torrente nocella sarebbero da ricercare altrove… L’azienda in oggetto è presente nel territorio da oltre 50 anni, avendo piena fiducia da parte degli olivicoltori della zona. Mai in passato è stata oggetto di sequestri per reati ambientali. Il danno di immagine ed economico ravvisato dall’azienda è notevole, da quantificare in separata sede”.

QUESTO INVECE IL COMUNICATO DELLA GUARDIA COSTIERA INVIATO IERI

COMUNICATO GUARDIA COSTIERA SEQUESTRO OLEIFICIO BACCHI