CRONACA

Borgetto, imprenditori vittime di estorsione: aperto oggi il processo, costituzione parte civile

Oggi al tribunale di Marsala si è tenuta la prima udienza del processo con rito ordinario contro quattro degli imputati coinvolti nell’operazione antimafia Visir che vede tra le vittime gli imprenditori di Borgetto, Francesco Billeci (nella foto) e il fratello. A febbraio, invece, al tribunale di Palermo inizierà il processo agli altri dieci imputati che hanno scelto il rito abbreviato.

L’associazione antiracket di Palermo “LiberoFuturo” ha depositato la richiesta di costituzione di parte civile insieme agli stessi Billeci che con la loro denuncia di estorsione contribuirono in modo significativo allo sviluppo delle indagini da cui emerse un sistema di forte pressione nei confronti delle attività economiche del territorio. In particolare l’impresa Billeci fu vittima di un’estorsione per una commessa pubblica vinta proprio sul territorio di Marsala.

I due imprenditori sono le uniche parti lese in questo procedimento e proprio in questi mesi si sono costituiti parte civile anche nel procedimento denominato “Kelevra” che si sta svolgendo a Palermo e in cui loro risultano vittime per aver subito l’uccisione del proprio cane da parte dei mafiosi di Borgetto.

“Un impegno coerente  e costante nel tempo quello dei fratelli Billeci a fianco delle vittime di estorsione ma anche con denuncie e testimonianze esemplari in tribunale – si legge in una nota di LiberoFuturo -. Questa è la loro storia personale degli ultimi anni ed è anche quella dell’associazione antiracket LiberJato. Alla luce di questi fatti, che comportano tanto coraggio e una scelta di vita inequivocabile, ci risulta incomprensibile il recente provvedimento di cancellazione dell’associazione LiberJato dall’albo prefettizio delle associazioni antiracket. Purtuttavia l’impegno antimafia dei Billeci e dell’associazione prosegue e siamo certi che col tempo saranno i fatti a dare ragione a LiberJato”.