POLITICA

Partinico, l’ex sindaco Lo Biundo conferma l’addio al Pd: “Lasciato solo, partito diviso”

Ieri l’indiscrezione data in esclusiva dalla nostra redazione di Partinicolive, questa mattina la conferma: l’ex sindaco di Partinico, Salvo Lo Biundo (nella foto), ha ufficialmente lasciato il Partito Democratico. Lo fa con una nota stampa stringata in cui annuncia  di lasciare il Pd e conseguentemente tutte le cariche che ricopriva nel partito.

Una decisione che è frutto di un rapporto tribolato già da qualche tempo all’interno dei Democratici. Non è infatti un mistero il fatto che a pochi mesi dal voto delle scorse regionali, che lo ha visto racimolare appena 2 mila voti nonostante i suoi 9 anni di sindacatura, si è consumata la separazione vissuta con il suo mentore, l’ex assessore regionale Antonello Cracolici, a cui chiedeva un appoggio politico che non è mai arrivato.

Tanto che ha provato a virare verso l’altra corrente del sottosegretario Davide Faraone ma senza successo. Dopo la sconfitta clamorosa nelle proporzioni, dal Pd è calato l’assoluto silenzio. Nessuno ha mai contattato Lo Biundo a dimostrazione della sua emarginazione oramai.

Si era ventilato un suo contatto con il movimento “Diventerà Bellissima” fondato dal presidente della Regione Nello Musumeci ma dal suo entourage arriva la secca smentita. Nella nota stampa non si fa riferimento a quale possa essere il suo nuovo approdo ma si conferma quel che inizialmente lo stesso Lo Biundo ha più volte smentito e cioè che il Pd lo ha completamente lasciato solo anche durante la competizione elettorale.

Ecco la nota di Lo Biundo

Non è mai facile fare una scelta di separazione perché produce strappi e lacerazioni che ognuno di noi non vorrebbe mai realizzare. Ma non fare questa scelta sarebbe in contraddizione con quello che io penso dello stato attuale del dibattito del Pd e di quello che pensano e mi dicono le persone che per ultimo mi hanno votato alle elezioni regionali. Un partito diviso, incapace – prosegue Lo Biundo –  di produrre sintesi, e soprattutto incapace di trovare punti di equilibrio tra le diverse sensibilità culturali che lo compongono. Ho fatto una campagna elettorale in una splendida solitudine certamente non voluta da me. Quando un partito non sa valorizzare e proteggere le risorse che ha, vuole dire che c’è qualcosa che non va, non rendersene conto e non intervenire significa, che si tiene poco alle persone che lo compongono. Ne prendo atto senza acrimonia, e senza infilarmi in un conflitto che non mi appartiene. Rivolgerò le mie energie a trovare soluzioni adeguate per la mia città e per la Sicilia”.