Partinico, stop erogazione da “Pozzo Lago”: a secco periferie e attività commerciali

Esplode la crisi idrica in città. La causa è il fermo dell’erogazione di “Pozzo Lago”, da cui Partinico attinge all’incirca 25 litri di acqua al secondo, all’incirca un terzo del totale della dotazione complessiva giornaliera. A restare senz’acqua le zone più periferiche, quelle all’ingresso del paese lato monte, e anche le attività commerciali che sono servite da questa sorgente.

A rischio persino l’ospedale Civico della città a cui è stata immediatamente garantita una fonte alternativa e quindi non subirà alcuna contrazione idrica. “Pozzo Lago” si è fermato per alcune falle che si sono create sulla condotta esterna. L’Amap, società che gestisce il servizio idrico a Partinico, si è già messa al lavoro: “I lavori avranno una durata di due giorni a partire da oggi e l’erogazione sarà ripristinata subito dopo l’ultimazione degli interventi”, quindi per le intere giornate di oggi e domani niente acqua.

La condotta esterna alimentata dal pozzo “Lago” garantisce la distribuzione idrica nelle vaste aree periferiche di contrada Turrisi ed altre utenze dislocate lungo la circonvallazione, nella ex strada statale 186, compresi gli insediamenti commerciali alimentati da questa stessa condotta: “L’alimentazione dell’ospedale Civico – garantisce Amap – sarà comunque garantita attraverso la derivazione di presa da pozzo Podere Reale”.

Disagi che si aggiungono a quelli di un’emergenza igienico-sanitaria per via dei continui blocchi del servizio di raccolta rifiuti, con cumuli di immondizia ammassati in ogni angolo della città. Sembrerebbe la descrizione di una delle città più degradate del terzo mondo e invece ci troviamo a Partinico. Tra l’altro un territorio che ha subito altri problemi connessi proprio sul fronte dell’erogazione idrica relativamente all’accertato inquinamento batteriologico in alcuni quartieri.

Da un mese è stato emesso il divieto di potabilità nel quartiere “Casa Santa” e in particolare le aree considerate più a rischio sarebbero in parte o interi tratti delle vie Della Repubblica, Paradiso, XXV Aprile e Avellino. Da considerare che da novembre scorso vige anche il divieto di potabilità in un altro vastissimo quartiere, quello che sfocia sulla via Madonna del Ponte.

Anche qui c’è un’ordinanza del commissario in seguito alla comunicazione da parte di Amap di “anomalie” nella qualità dell’acqua per l’esattezza nelle vie Cutrò, Bella, Stabile, Palazzolo e Zito. Ad essere venuti a contatto, per l’ennesima volta, rete idrica e fognaria a causa delle cattive condizioni delle condotte vecchie oramai di mezzo secolo e su cui non si sono mai fatti massicci interventi di sostituzione delle condotte. Si è andati avanti nei decenni a interventi di piccola manutenzione.

Si presume, come scrive Amap, “la compresenza di guasti con perdite idriche e fognarie”. Appena qualche mese fa lo stesso identico problema si era verificato in zona sempre nelle vie Bella, Cutrò e Stabile e la potabilità da poco era stata ripristinata. Ora però per i residenti è tornato l’incubo.

Questa però è solo l’ultima di una serie infinita di casi in cui è emerso l’inquinamento dell’acqua nelle case dei cittadini: è successo a più riprese negli ultimi tre anni nella fontana di piazza Duomo, nelle fontanelle di via Bari, via Aguglia, ed ancora in passato nelle vie Gallina e nelle arterie adiacenti, nel cuore del quartiere attorno alla via Madonna del Ponte