CRONACA

Partinico, Bacchi e i ritardi per il pagamento del pizzo ai boss: volevano rapinarlo

Vuota il sacco il fresco pentito palermitano Sergio Macaluso e parla anche di Ninì Bacchi svelandone anche qualche retroscena. Tutto contenuto nei nuovi verbali che sono stati depositati in Procura e che metterebbero in evidenza, secondo quanto riporta il Giornale di Sicilia, come l’imprenditore partinicese fosse in procinto di essere buttato fuori dal quartiere di Resuttana con i suoi 17 centri scommesse.

Il motivo era abbastanza semplice: da tre mesi non pagava il pizzo, circa 200 euro mensili per ogni centro scommesse, e questo aveva indispettito non poco Cosa nostra. Macaluso, ex capo clan di Resuttana, avrebbe sostenuto che addirittura si stava organizzando una rapina in uno dei centri scommesse dove si raccoglievano le somme di tutti i centri del quartiere.

Pare che Bacchi si fosse scusato per il ritardo giustificandosi del fatto che i centri non fruttavano come avrebbero dovuto. Poi però lo stesso imprenditore partinicese avrebbe sborsato la mazzetta da 10 mila euro e tutto finì per appianarsi.