ENTI LOCALI

Partinico, guerra sulle stabilizzazioni al Comune: tra uffici e sindacato le cifre non tornano

E’ guerra sul piano delle assunzioni stabilito dal Comune di Partinico. Una guerra fatta soprattutto dai numeri. Da una parte ci sono quelli del Comune che parla di un piano di assunzioni, al cui interno si stabiliscono anche le stabilizzazioni dei precari, che è fissata in una capacità pari a 179 mila euro. Dall’altra però la Cisl contesta il dato e non di poco: addirittura, dai calcoli fatti, la capacità assunzionale andrebbe quasi a raddoppiare.

Gli uffici del Settore Risorse umane, dal canto loro, sono convinti di avere fatto i calcoli corretti sulla base del cosiddetto turn over, vale a dire il personale cessato perchè andato in pensione, dimessosi o per decesso. “Riscontriamo che dai dati forniti dall’amministrazione alla delibera 113/2017 per il 2018 – afferma il responsabile territoriale della Funzione pubblica della Cisl Palermo-Trapani, Salvatore Badami – la capacità assunzionale è stata quantificata in 179.040,30 euro mentre dal nostro calcolo elaborato sui dati forniti lo scorso 6 febbraio risulta pari a 340.611,93 euro”.

Il sindacato ha inviato tutto al commissario straordinario del Comune Maurizio Agnese, alla segretaria generale Concetta Spataro ed ai Settori Risorse umane e Finanziario. L’eventuale verifica urge e non poco dal momento che le cose si potrebbero presto anche complicare per il municipio partinicese in tema proprio di assunzioni. Infatti questi sono giorni caldi perchè si sta facendo una ricognizione sulla possibilità di evitare la dichiarazione del pre-dissesto finanziario.

I vari responsabili dei Settori, su mandato dello stesso commissario, stanno elaborando un piano che prevede una serie di tagli ed un miglioramento degli introiti. Se però i conti non dovessero riequilibrarsi, come già accaduto lo scorso mese di gennaio con uno squilibrio accertato che ha costretto Agnese a non approvare il bilancio di previsione 2017, allora non rimarrebbe altra scelta se non quella di dichiarare il pre-dissesto.

Nel caso di questa ipotesi chiaramente il Comune dovrebbe attenersi a dei parametri ancor più rigidi imposti dallo Stato e questo potrebbe quindi influire anche nelle capacità assunzionali. Proprio la Cisl nei mesi scorsi fu l’unica organizzazione di categoria che non firmò il “Programma triennale del fabbisogno del personale 2017-2019” del Comune.

Questo prevede l’assunzione di un ragioniere, di un assistente sociale e di un comandante di polizia municipale, e la stabilizzazione di appena 6 precari su un bacino composto da 240 unità. In pratica una goccia nell’oceano: secondo questo programma è prevista la stabilizzazione a 18 ore, quindi sempre part time, di un’unità a testa nelle categoria A, B e D, e di 2 unità nella categoria C.

“E’ stato chiesto – scrive nella delibera di approvazione del piano delle assunzioni la responsabile del Settore Risorse umane, Maria Pia Motisi – di dettagliare eventuali errori di calcolo e le normative violate come da contestazione per eventualmente correggere in autotutela la proposta di delibera ma entro la data stabilita nulla è pervenuto”.

Dal suo canto il sindacato evidenzia che solo da qualche giorno il Comune ha fornito i dettagli dei calcoli fatti e che dunque nessuna contestazione poteva essere fatta. La Cisl sostiene anche che il Comune non ha nemmeno ipotizzato di sfruttare la recente legge Madia in tema di stabilizzazioni: “In questo caso dai dati oggi forniti, ai soli fini della stabilizzazione, – aggiunge Badami – si può utilizzare una capacità assunzionale pari a circa 4 milioni di cui non si fa neppure cenno e che da sola è superiore a quella che attualmente viene utilizzata per il personale contrattista in servizio”.