CRONACA

Alcamo, minorenne azzannata da cane randagio: riconosciuti danni permanenti, Comune condannato

Ha subito l’1 per cento di invalidità permanente per l’aggressione causata da un cane randagio. La furia di un meticcio contro una ragazzina minorenne che non ha avuto scampo dopo essere stata addirittura “addentata” più e più volte in diverse parti del corpo. La storia è quella dell’alcamese S.D.B. che a distanza di due anni porta ancora quei terribili segni non solo psicologici ma anche fisici.

Per questo motivo il Comune è stato condannato a rifondere alla vittima dell’aggressione un risarcimento danni pari a 3 mila e 400 euro. Ad emettere la sentenza il giudice di pace che ha riconosciuto il Comune “colpevole” perchè non ha garantito adeguata sicurezza ai suoi cittadini non riuscendo ad arginare il fenomeno del randagismo. Una sentenza che ricalca quelle oramai consolidate dalla giurisprudenza a livello nazionale considerando l’istituzione locale, in quanto responsabile della salubrità dell’ambiente, di fatto proprietaria di un animale che non ha padronanza privata come nel caso specifico.

Essendo quindi un randagio ne risponde il Comune di eventuali aggressioni o altri danni causati dall’animale vagante. L’episodio risale all’estate del 2015. Secondo la ricostruzione dei fatti la minorenne stava tranquillamente passeggiando in viale Italia, una delle strade principali della città, in compagnia della madre, A.F., e di altre persone. Arrivata all’adiacenza di una villetta comunale il cane sarebbe sbucato all’improvviso azzannando più volte la ragazzina che tra urla strazianti e tanta paura, solo dopo l’intervento della madre e di altre persone è riuscita a mettere in fuga l’animale.

Storia che è sfociata dapprima in una denuncia della madre della vittima dell’aggressione e poi in un contenzioso legale. Nel frattempo il medico legale nominato dal giudice di pace ha effettivamente quantificato nell’1 per cento il danno permanente riportato dalla minorenne.