POLITICA

Partinico: le macerie del Pd, la novità M5S, la rinascita del centrodestra e la nuova casa dell’ex sindaco Lo Biundo

La faida interna al Partito Democratico si apre oggi più di ieri, dopo l’esito fallimentare delle elezioni nazionali che ha visto i Democratici più che dimezzare i suoi consensi a Partinico rispetto alle politiche del 2013. A far risentire la loro voce gli esponenti dell’ala storica del Pd partinicese, Renzo Di Trapani (nella foto in alto a sinistra) della direzione provinciale e Chiara Gibilaro (in basso a sinistra) dell’assemblea nazionale dei Democratici, rinfrancati dal fatto che i Democratici dovranno rifondarsi anche a Partinico.

L’annuncio di ieri del segretario nazionale Matteo Renzi, che si è dimesso lanciando a sua volta l’indizione ovunque dei congressi, ha ridato spinta in qualche modo alla corrente storica del Pd partinicese scalzata dall’ex sindaco Salvo Lo Biundo nel 2013 nel frattempo fuoriuscito lasciando quindi un partito disorientato e al tempo stesso quasi svuotato di consensi. “Il Pd a Partinico ripartirà per riprendere una storia che è stata bruscamente arrestata ma non cancellata – scrivono nella nota Di Trapani e Gibilaro -, ripartirà con i mille cittadini che hanno votato per il Pd a Partinico, con i tanti delusi e simpatizzanti a cui lanciamo un appello per l’avvio della ricostruzione del Pd che porterà alla fase congressuale”.

Dito puntato soprattutto sulla corrente che fa capo al deputato regionale Antonello Cracolici, su cui ancora si riconosce la segreteria cittadina che ha appoggiato l’ex sindaco Lo Biundo per lungo tempo: “Molti elettori hanno abbandonato il partito – si legge ancora nella nota – a seguito del profondo cambiamento genetico che ha avuto il Pd partinicese con l’avvento, dopo le amministrative del 2013, dell’ex sindaco Lo Biundo, fortemente sponsorizzato dall’ala cracoliciana del Pd alla quale va attribuita la responsabilità di questo deludente risultato locale”.

A replicare a muso duro è Gianlivio Provenzano (nella foto in alto a destra), ex assessore e primo riferimento in città di Cracolici, che parla di attacchi strumentali e di risultato deludente da affibbiare ad una politica nazionale del Pd distante dai bisogni della gente: “Forse hanno dimenticato, o a questo punto ci auguriamo che sconoscano, le dinamiche che hanno portato stesura delle liste con l’avallo della cosiddetta area Lupo (Giuseppe Lupo deputato regionale vicino alla corrente storica del Pd partinicese, ndr) – sostiene Provenzano -, scelte che hanno di fatto portato all’inserimento in lista di soggetti che alle spalle non avevano certo anni di militanza all’interno del Pd”.

L’ex assessore richiama poi all’unità del partito: “Le analisi del voto – aggiunge – andrebbero fatte all’interno dei circoli piuttosto che sulla stampa da singoli iscritti, ma ahimè ormai da diversi anni il nostro circolo registra la totale assenza di costoro da ogni singolo momento democratico che è stato messo in campo”. Intanto l’ex primo cittadino pare abbia trovato casa all’interno di “Noi con l’Italia-Udc” che ha apertamente sostenuto nel corso di queste elezioni nazionali ma dalle urne è uscito un risultato altrettanto disastroso: appena il 3 per cento di consensi, circa 400 preferenze.

Chi gongola è ovviamente il Movimento 5 Stelle con il suo 43 per cento di consensi e l’elezione a senatore del partinicese Franco Mollame. Ma allo stesso modo esulta il cartello del centrodestra che sembra risorgere in una Partinico che è sempre stata la sua roccaforte. Anche loro si sono attestati sul 43 per cento di consensi e Forza Italia nella sua coalizione ha pesato per quasi un voto su tre. “Il verdetto degli elettori di Partinico è stato chiarissimo, – commenta il coordinatore cittadino dei forzisti Vito D’Amico (nella foto in basso a destra) – e per tale motivo auspico  una coesa e ampia coalizione del centrodestra, che alle prossime amministrative possa esprime un governo utile per la città”.