CRONACA

Partinico, violenze in classe: dimezzate in appello le pene alle tre maestre

In primo grado avevano avuto complessivamente condanne per 10 anni, in appello sono state esattamente ridotte della metà. Cinque anni in totale per Vita Fuoco, Francesca Orlando e Giuseppina Mattina, le tre maestre che erano state accusate di maltrattamenti nei confronti dei loro alunni di scuola elementare, con l’aggravante che di mezzo vi era persino un disabile.

In appello però la linea dell’accusa non ha retto del tutto. Infatti alcuni capi di imputazione sono caduti. La pena più alta è stata inflitta a Vita Fuoco, 47 anni: un anno e 10 mesi;  alla collega Francesca Orlando di 63 anni sono stati inflitti un anno e 8 mesi; infine pena di un anno e mezzo per Giuseppina Mattina, 53 anni.

Ridotte e in alcuni casi del tutto eliminate le provvisionali per risarcimento danni che erano state riconosciute in primo grado ai genitori dei bimbi che hanno subito i presunti maltrattamenti.

Tutte e tre le maestre, che chiaramente erano state sospese dal loro incarico, hanno ottenuto la sospensione condizionale della pena. La sola Orlando era da mesi libera da qualsiasi misura restrittiva mentre Mattina e Fuoco erano ancora in regime di arresti domiciliari: dopo questo pronunciamento in appello sono adesso del tutto libere. Le indagini furono portate avanti dalla guardia di finanza di Partinico ed avevano messo in luce il comportamento adottato dalle maestre in classe: schiaffi, calci, punizioni, urla e insulti.

Tutto ripreso dalle telecamere nascoste che erano state piazzate dagli investigatori nell’aula dove avvenivano le violenze. L’inchiesta è nata quando i genitori di una delle giovani vittime, una bambina di 6 anni, hanno visto la figlia colpire e sgridare la sua bambola preferita. Sono sei in tutto i bambini che, con le loro famiglie, si sono costituiti parte civile nel processo e hanno chiesto un risarcimento per i danni patiti.