Un piccolo “canile-lager” è stato scoperto da carabinieri e polizia municipale all’estrema periferia della città, lungo la statale 113, quasi a ridosso della grande rotatoria che immette nelle varie direzioni nei paesi del circondario. Allertati da alcuni volontari che con caparbietà hanno “indagato” per giorni, caschi bianchi e militari dell’Arma hanno fatto irruzione nello scantinato annesso ad un grande edificio abbandonato da decenni dopo avere informato la Procura e allertato anche i proprietari.
Con il supporto dell’ufficio Veterinaria dell’Asp di Palermo vigili urbani e carabinieri hanno spezzato il catenaccio che faceva accedere ad uno scantinato in cui sono stati trovati quattro cani e la carcassa di un altro in avanzato stato di decomposizione. “Si tratta di cani di razza pitbull non aggressivi – ha evidenziato il veterinario dell’Asp intervenuto sul posto, Vito Militello – che sono stati trovati complessivamente in discrete condizioni, con una leggera malnutrizione. Non hanno segni di violenza”.
Due di questi cani sono stati presi in carico dall’Asp per essere sterilizzati e curati, gli altri invece sono stati lasciati liberi perchè in buone condizioni di salute. Ad uno di loro è stata riscontrata la leishmaniosi, una malattia trasmessa dalla puntura di un insetto che può anche colpire gli organi interni e portare nei casi più gravi ed estremi alla morte. Gli altri due cani saranno altrettanti sterilizzati.
A scoprire questa struttura abusiva alcuni volontari che hanno raccontato di aver seguito un cane sino a che li ha condotti in questo grande immobile: “Avevamo sentito insieme ad altri volontari – racconta Cinzia Crisafi che ha fatto la segnalazione alle autorità – che alcuni cani randagi subivano sevizie, e prova ne è la coda mozzata che molti di questi animali hanno subito. Oggi mentre una volontaria era in zona per cercare questo tugurio un cucciolo l’ha portata sino a questo immobile fatiscente”.
Si è risaliti ai proprietari che risultano oggi essere residenti e Bagheria: nei loro confronti non è stato adottato alcun provvedimento da parte dell’autorità giudiziaria. E’ stato infatti accertato che da tempo non si recavano a Partinico e che non sapevano nulla che gli scantinati venissero utilizzati abusivamente come fosse un piccolo canile.
Di sicuro però qualcuno “accudiva” questi animali: è molto probabile che la catena e il lucchetto fossero stati apposti abusivamente proprio da chi accudiva questi cani. Sono stati trovati resti di cibo. I carabinieri hanno avviato un’indagine con denuncia al momento contro ignoti.
GUARDA IMMAGINI E INTERVISTA L’INTERVISTA
