CRONACA

Partinico, incidente mortale Sp 39: il commosso addio a Buzzotta (VIDEO)

Il feretro lo portano a spalla gli amici che a stento trattengono le lacrime. Fiaccati dal dolore e da quasi tre giorni che sono sembrati interminabili tra la notizia del tragico schianto e i funerali. Un lasso di tempo necessario alla Procura per predisporre l’autopsia terminata nel tardo pomeriggio di ieri all’istituto di medicina legale di Palermo.

Quindi questa mattina le esequie alla chiesa Madre per dare l’ultimo saluto a Francesco Buzzotta, 58 anni, da tutti chiamato affettuosamente con il diminutivo di Franco. In tanti a ricordarlo soprattutto per il suo impegno civile: storico uomo di sinistra, vicino a Rifondazione Comunista con cui ha condiviso anche diverse battaglie ma non solo.

Con un forte animo ambientalista sposava anche le cause del Patto per la salute e l’ambiente. Aveva il tempo anche per la famiglia, un uomo infaticabile lo descrivono sul posto di lavoro (era funzionario amministrativo di una cantina vitivinicola della zona). Volto noto soprattutto perchè tra i tanti impegni aveva anche quello di collaborare con la redazione televisiva locale di Telejato a cui era rimasto legato anche dopo la bufera giudiziaria che coinvolse il suo factotum, Pino Maniaci, accusato di aver approfittando della sua “potenza mediatica” per estorcere denaro ad amministratori di Partinico e Borgetto.

Ancora molti non si riescono a capacitare che se ne sia andato in un pomeriggio come tanti in quella maledetta strada provinciale 39 che collega Partinico con Grisì che aveva percorso centinaia di volte per andare a lavorare. Eppure mercoledì scorso quella stessa arteria gli è stata fatale, anche se ancora resta da chiarire ogni aspetto di quel tragico schianto frontale tra l’Opel Antara guidata da Buzzotta e l’autocarro condotto da un altro partinicese rimasto lievemente ferito. Aspetto sul quale sta lavorando il commissariato di polizia di Partinico che ha in mano l’indagine.

Proprio l’autopsia, il cui referto del medico legale sarà depositato entro i prossimi 90 giorni, servirà a chiarire alcuni dubbi il cui superamento potrebbe tornare utile alle indagini. Anzitutto si sta provando a stabilire se l’auto o l’autocarro abbia invaso la corsia opposta e chi dei due eventualmente possa aver commesso una manovra azzardata che poi ha causato lo scontro frontale. In prima fila al corteo funebre, così come in chiesa, la moglie Francesca e le due figlie.

La mamma con lo sguardo forte e fiero, le figlie affrante dal dolore con il viso rigato dalle lacrime che scendevano giù ininterrottamente. Sopra la bara una ghirlanda a forma di cuore, poi diverse foto con Franco sorridente. “Marito esemplare e padre amorevole – dice nella sua omelia l’arciprete Salvatore Salvia -, lui amava la cultura, la musica, l’arte e questo lo portava ad essere in comunione con Dio”. “Credeva nelle cose che faceva – ha ricordato alla fine della celebrazione il presidente del consiglio Filippo Aiello -, chi lo ha conosciuto ne ricorda l’onestà e la sobrietà con cui ha affrontato la sua vita privata. I suoi valori rappresentano un’eredità indelebile”.

“Franco – ha aggiunto Totò Bono della segretaria provinciale della Fillea Cgil e suo fraterno amico – era una persona splendida, meravigliosa, che non ho mai visto arrabbiato. Era sempre sorridente e infondeva questa sua voglia di vivere anche agli altri, chi non lo conosceva non poteva non volergli bene”.

IL RICORDO DI BUZZOTTA