AMBIENTE

Partinico, il consiglio che scotta. Nessuno vuole approvare l’aumento della Tari: ombra di danno erariale?

La seduta del consiglio comunale che scotta a Partinico. E’ quella che riguarda la formulazione delle nuove tariffe della Tari, la tassa sui rifiuti, che prevede per la città un aumento medio del 10 per cento. Ma con una campagna elettorale alle porte, e quindi una legislatura agli sgoccioli, nessuno se la sente di approvare un nuovo salasso sulle spalle dei cittadini. Anche in funzione del fatto che la già cara tassa verrebbe aumentata sulla scorta anche di un anno terribile, il 2017, che ha causato una serie di interruzioni della raccolta e una condizione igienico-sanitaria tremenda per lunghi periodi, con una raccolta differenziata “porta a porta” per lungo tempo oltretutto non avviata e solo da qualche settimana ripresa fra mille difficoltà.

Per quattro giorni consecutivi, da mercoledì e sino a ieri, il presidente del consiglio comunale, Filippo Aiello, ha continuato a convocare la seduta per radunare i colleghi d’aula ma senza successo: è sempre mancato il numero legale. Il motivo? Nessuno si vuole addossare questa responsabilità e lasciare quindi la patata bollente a chi succederà a questo consiglio. “In realtà – spiega il presidente del consiglio, Filippo Aiello – la speranza dell’assise è che la ripartenza della raccolta porta a porta, e quindi un aumento della differenziata che comporterà dei risparmi, oltre che il paventato passaggio all’Aro, struttura più snella e meno costosa rispetto all’Ato, ci fa ben sperare che ci siano delle economie e che quindi questo aumento proposto dagli uffici non ci sarà”.

“L’iter burocratico che porterà il nostro Comune verso una nuova, e speriamo più virtuosa, gestione del servizio dei rifiuti non si è fermato come si paventava – ha aggiunto il consigliere Totò Rappa -. E’ in via di approvazione il progetto dell’Aro che sarà trasmesso finalmente all’Urega per l’espletamento della gara d’appalto e l’affidamento pluriennale del servizio di gestione, raccolta e trasporto dei rifiuti”. Il costo del servizio, secondo quanto calcolato dal municipio, aumenterà dai 5,5 a 6,3 milioni di euro.

Un balzo in avanti considerevole che sarebbe frutto principalmente dell’aumento dei costi del trasporto e dello smaltimento della spazzatura dopo il trasferimento  imposto dalla Regione a Partinico, e a molti altri Comuni, nel catanese per la saturazione di Bellolampo. Tra i consiglieri serpeggia anche una preoccupazione: riunirsi e bocciare l’aumento proposto potrebbe anche far emergere un problema di “danno erariale” che potrebbe essere punibile dalla Corte dei conti. Allora, alla fine, meglio darsela a gambe.

Nel frattempo, in raccordo con gli uffici e l’assessorato regionale agli Enti locali a cui era stato paventato questo rischio che il consiglio a Partinico non si riuscisse a riunire entro il 31 marzo come impone la legge per approvare le nuove tariffe, il presidente Aiello è stato costretto sino all’ultimo giorno a convocare la seduta e quindi lo ha fatto sino a ieri ma con la consapevolezza che i 10 consiglieri necessari per approvare la delibera non si sarebbero presentati.

Cosa accade quindi? In pratica senza la deliberazione dell’assise resteranno in vigore le vecchie tariffe, quindi non ci sarebbe la copertura dei costi del servizio. Al prossimo consiglio spetterà, eventualmente, approvare una variazione di bilancio e dunque con l’eventuale l’addebito che verrebbe notificato ai contribuenti.