Partinico, 60 anni di sacerdozio di don Pino: il prete dei poveri contro i fuochi d’artificio

E’ grande festa a Partinico per il traguardo tagliato da don Pino Provenzano (nella foto) che ha raggiunto i 60 anni di sacerdozio. Ieri pomeriggio la messa celebrata alla parrocchia di Maria Santissimo del Rosario di Partinico alla presenza di autorità istituzionali e religiose. Don Pino, 84 anni, ha una storia importante sulle spalle e non solo di semplice sacerdozio.

Ha cominciato nel 1958 a Bisacquino dove rimane per 5 anni, poi si trasferisce a Montelepre dove resta per quasi un decennio; il suo pezzo di storia più importante al servizio della parrocchia di San Gioacchino che ha servito sino al 2011 per ben 38 anni. Per raggiunti limiti d’età nel 2011 è stato trasferito nella chiesa di San Giuseppe dove ancora oggi esercita.

Monsignor Provenzano si è distinto per il suo impegno a sostegno delle poverissime popolazioni africane ed in particolare per la Tanzania. Da tanto tempo oramai sostiene il missionario padre Filippo Mammano ed insieme sono riusciti a realizzare grandi cose per queste popolazioni, a cominciare da una scuola. Il suo impegno per il terzo mondo è proseguito su un altro grande progetto: la realizzazione del “Villaggio della Gioia” ad Ilula che ha visto nascere 12 case con 12 posti ciascuna per l’accoglienza dei portatori di handicap.

Con lui sono stati realizzati tantissimi altri progetti: chiese, scuole e pozzi di acqua. Da sempre sacerdote sobrio, mai amante del clamore. Si è ad esempio sempre schierato contro i fuochi d’artificio, manifestazione classica e tanto amata da Partinico che si usa organizzare per ogni grande evento religioso.

Pur a rischio di apparire impopolare, ha sempre detto “no” ai giochi pirotecnici con la sua semplicità: “Ogni volta che sento un botto – ha sempre sostenuto – mi sento un colpo al cuore e penso che è andato in fumo l’equivalente di un pacco di riso per chi non può mangiare”.