AMBIENTE

Partinico, operai rifiuti fermi in città e in altri comuni vicini: non hanno copertura Inail

Da ieri operai dell’Ato rifiuti fermi a Partinico e in altri 7 Comuni del comprensorio (Borgetto, Balestrate, Montelepre, Giardinello, Trappeto, Capaci e Isola delle Femmine) a causa della cessazione della copertura assicurativa dell’Inail, l’assicurazione per gli infortuni sul lavoro la cui stipula è ovviamente obbligatoria.

Il problema si è verificato a seguito della pronuncia del tribunale di Palermo che ha dichiarato fallito l’Ato rifiuti palermo 1 nei giorni scorsi. Nonostante sia stata accordata una gestione provvisoria per i prossimi 3 mesi comunque questa procedura è stata portata avanti ed ha creato questo corto circuito.

E’ stato come un fulmine a ciel sereno per il commissario dell’Ato, Natale Tubiolo, alle prese con l’ennesima grana: “In seguito alla dichiarazione di fallimento da parte del tribunale di Palermo – afferma – intorno alle 14,30 di venerdì è arrivata la comunicazione da parte dell’Inail della cessazione della copertura assicurativa degli operai Ato e di quelli anche in posizione di distacco in altre società a cui è stato appaltato il servizio. Avere avuto la gestione provvisoria non fa scattare in automatico certi meccanismi, quello del fallimento è una materia molto complicata. Ci siamo subito messi in moto e, in accordo con il curatore fallimentare, si è deciso di aprire per l’Ato una nuova partita Iva, quindi con nuove posizioni Inps e Inail per i dipendenti. Ovviamente essendo venerdì pomeriggio non è stato possibile attivare la procedura attraverso l’Agenzia delle entrate in quanto gli uffici erano chiusi. Sarà fatto tutto lunedì mattina”.

Difficile comunque che gli operai possano riprendere servizio già domani mattina stesso in quanto ci vorranno dei tempi tecnici per completare le pratiche: “Al massimo si ripartirà nel turno pomeridiano, questo ci sentiamo di assicurarlo” aggiunge Tubiolo. Gli 8 Comuni coinvolti nel blocco del servizio sono quelli che ancora non hanno completato il passaggio dei dipendenti nelle nuove società di gestione dei rifiuti dell’Srr e quindi hanno o personale ancora direttamente gestito dall’Ato oppure in distacco ad altre ditte a cui è stato appaltata la raccolta dell’immondizia ma non ancora trasferiti nel nuovo organismo che sostituirà gli ambiti territoriali in liquidazione.

Intanto a Trappeto e Balestrate il servizio è stato comunque espletato con personale alla dirette dipendenze dell’Agesp, ditta a cui è stato dato in appalto il servizio nei due paesi marinari. Un modo per evitare un’emergenza igienico-sanitaria oltretutto in un fine settimana dove si attende un’ondata di turisti e villeggianti.

La cosa però non passa sotto gamba: “E’ inaccettabile ciò che è accaduto – attacca il sindaco di Trappeto, Santo Cosentino -. Credo che una cosa del genere si sarebbe potuta prevedere e quindi ci si doveva muovere in tempo. Certamente le spese extra che il Comune sborserà per il personale della ditta saranno decurtate dalla fattura mensile che gireremo all’Ato. Non può essere il cittadino a pagare questa assurda vicenda”.

Non si sono fatte attendere le reazioni dei sindacati nel territorio trappetese e balestratese: “Lunedì mattina alle 9 – fa sapere Rosario Vitale, sindacalista dell’Ugl Ambiente – saremo con gli operai del cantiere Balestrate-Trappeto a tutela dei lavoratori. Ugl non farà sconti, quindi ci sarà l’occupazione dell’aula consiliare a oltranza fino alla risoluzione e al rientro a lavoro del personale”.

Nella foto i cumuli di spazzatura nel centro storico di Partinico a causa del fermo degli operai