AGRICOLTURA

Partinico, sos acqua agricoltura: condotte colabrodo, gli impegni della Regione

Subito i soldi da investire per sistemare le reti malconce, contestualmente un monitoraggio costante dell’erogazione idrica per le campagne. Primo faccia a faccia tra il Comitato Invaso Poma e l’assessore regionale all’Agricoltura Edy Bandiera per provare a superare le emergenze, alcune delle quali ataviche, legate all’erogazione dell’acque per l’agricoltura del comprensorio partinicese aggravate quest’anno dalla siccità che per lungo tempo ha colpito il territorio ed ha costretto a centellinare le risorse idriche della diga Jato.

Una delegazione del Comitato, composta da Antonio Lo Baido, Matteo Lo Duca, Toti Costanzo, Claudio Burgio e dal sindaco di Trappeto Santo Cosentino, ha incontrato Bandiera a cui sono stati strappati diversi impegni. Il primo in assoluto quello di intervenire per l’accelerazione del finanziamento del I lotto della rete idrica della diga, con progetto presentato dal Consorzio di Bonifica. Stiamo parlando di una delle più grandi emergenza infrastrutturali: difatti queste condotte ricadono in una delle più vaste porzioni di territorio servito dall’acqua della diga Jato.

Un’area che si estende dal potabilizzatore Cicala sino ad arrivare a ridosso della costa, passando per le contrade Margi e Garofalo. In tutto ci sono in ballo all’incirca mille e 300 ettari dove però l’acqua non arriva a bagnare quasi il 70 per cento delle aree coltivate. L’assessore all’Agricoltura si sarebbe anche impegnato a finanziare interventi di manutenzione per la sistemazione complessiva della rete di distribuzione che per vetustà disperde alte percentuali di acque erogate (all’incirca il 40 per cento) e si è detto favorevole anche all’utilizzo per uso irriguo delle acque reflue provenienti dai depuratori dei comuni di Borgetto e Partinico.

Impegno assunto anche per lavorare sul fronte della valorizzazione dell’invaso Poma quale oasi per la tutela della flora e fauna in considerazione anche di uno sviluppo eco-sostenibile e tutela ambientale. Nell’immediato poi è stato stabilito di costituire una consulta territoriale rappresentativa dei bisogni dell’ agricoltura del territorio partinicese e di nominare un funzionario regionale presso l’Ufficio periferico di Partinico del Consorzio quale coordinatore e interlocutore per la gestione quotidiana.

“L’incontro – assicura il Comitato invaso Poma – è stato assai proficuo in quanto l’assessore ha dimostrato un’attenta e scrupolosa conoscenza delle questioni relative al nostro invaso e dell’attività svolta dal Comitato in quanto precedentemente si era inviato il documento finale approvato all’unanimità dai Sindaci riuniti in Consiglio congiunto in data 14 marzo”. Intavolata anche una discussione, anche questa annosa, dei prelievi dell’Amap per uso idropotabile.

Il Comitato ha evidenziato a suo avviso dei prelievi eccessivi e fuori controllo: “Il Comitato ha ritenuto far rilevare all’assessore – si legge nella nota – l’assoluta e incontrollata gestione solamente da parte dell’Amap nell’utilizzo delle risorse idriche dell’invaso Pomam, contrariamente a quanto accadeva nel passato e della volontà di difendere l’invaso ritenendolo uno dei principali soggetti per lo sviluppo della agricoltura del partinicese e dell’intero comprensorio”.