AMBIENTE

Partinico, gli operai interinali dei rifiuti non rientrano: “Manca l’impegno scritto del Comune”

A Capaci e Terrasini rientrano i lavoratori Temporary, a Cinisi continueranno regolarmente il loro servizio mentre restano fermi soltanto a Partinico tra i Comuni che ancora non hanno effettuato il passaggio alle nuove società di raccolta dei rifiuti dell’Srr. Lo sblocco della “vertenza” nelle cittadine capacense e terrasinese si è avuto in seguito agli impegni per iscritto presi dai rispettivi sindaci di pagare regolarmente le fatture emesse dall’Ato rifiuti Palermo 1, attuale società dichiarata in fallimento che gestisce il servizio di raccolta e smaltimento della spazzatura.

Addirittura a Capaci la giunta del neosindaco Pietro Puccio ha anche approvato in tal senso una delibera: “Un atto che è necessario – afferma il commissario dell’Ato Natale Tubiolo – in seguito alla dichiarazione di fallimento che ha portato al decreto di gestione straordinaria della società sino a settembre, in attesa di poter far transitare i comuni restanti nell’Srr. E’ stato chiesto ai Comuni di sottoscrivere una nota da inviare a me con cui i Comuni si impegnano a pagare entro 5 giorni dall’emissione delle fatture. Ad oggi hanno fatto questo passaggio Capaci, Cinisi e Terrasini, non ancora Partinico e per tale motivazione qui ancora non sono rientrati i lavoratori”.

Una vera tegola dal momento che a Partinico gli operai garantiti da questa società sono una trentina, vale a dire il 50 per cento del personale in servizio in città. Per questo da settimane sono al lavoro solo i dipendenti Ato, i quali non sono in grado di poter coprire tutto il territorio. Difatti la raccolta differenziata porta a porta è sospesa da più di un mese.

Intanto il sindaco di Partinico Maurizio De Luca, insediatosi da pochi giorni e con questa grande emergenza da gestire sin da subito, assicura il suo impegno: “Ho già detto al commissario dell’Ato che noi pagheremo con assoluta puntualità – evidenzia – ma di contro chiediamo anche la garanzia del servizio. Lo stesso commissario l’ho sollecitato più volte a fa rientrare i Temporary, è l’Ato che ha il rapporto diretto con il personale e non il Comune”.