ENTI LOCALI

Partinico, scontro sulla riorganizzazione degli uffici al Comune: Forza Italia vuole accelerare

Il sindaco nicchia, gli alleati meno. E così si materializza all’orizzonte un’altra scintilla interna alla coalizione del centrodestra che ha vinto lo scorso 24 giugno le elezioni amministrative di Partinico. Da qualche giorno si sta consumando una diatriba tutta interna per la scelta del prossimo presidente del consiglio (insediamento il prossimo 10 luglio, ndc), ieri invece è emersa una nuova crepa.

Ad aprire il caso ci ha pensato il coordinatore cittadino di Forza Italia, Vito D’Amico (nella foto a destra), a cui evidentemente non è piaciuto l’atteggiamento del sindaco Maurizio De Luca (a sinistra) nell’affrontare la questione della macchina burocratica. Il primo cittadino al momento non si vuole sbilanciare e preferisce utilizzare parole soft come quella che “valuterà” se sarà il caso di cambiare qualcosa nell’assetto degli uffici. Parole che però hanno fatto scattare come una molla dalla sedia il numero uno dei berlusconiani a Partinico:

“Va fatta una rotazione in particolare, – dice sicuro D’Amico – per dare discontinuità e per garantire più funzionalità ai servizi”. Parole che hanno un loro senso per chi conosce la storia della politica locale. Chi ha invocato il cambiamento e la discontinuità con la vecchia amministrazione, come fatto da De Luca e dalla sua coalizione, che per due legislature ha governato la città, quella capitanata dall’ex sindaco Salvo Lo Biundo, dovrà necessariamente dare anche un segnale di svolta rispetto all’assetto della macchina burocratica.

Parlare di politica fallimentare e pensare che solo essa può aver male amministrato la città non è oggettivamente una tesi plausibile, evidentemente anche la burocrazia avrà fatto i suoi errori. Sotto questo aspetto, per l’appunto, il fresco sindaco non sembra voler entrare in teackle o semplicemente potrebbe non avere ancora le idee chiare: “Mi sono appena insediato, ho la necessità di capire – sostiene -. Valuterò strada facendo”.

L’attuale macchina amministrativa è stata plasmata proprio da Lo Biundo ed è figlia delle sue scelte politiche: ai responsabili di Settore ai funzionari, tutti i tasselli sono stati incastrati sulla base di un’attività amministrativa portata avanti per 9 anni. Lo Biundo ha addirittura generato una sua impostazione smembrando in alcuni casi e in altri accorpando determinati Settori. Lo ha fatto nel 2016 generando 9 Settori: Polizia municipale, Economico-finanziario, Lavori pubblici-Servizi ambientali, Manutenzione-Verde-Servizi cimiteriali,Risorse umane, Servizi alla persona, Tributi, Urbanistica-Suap-Sportello Europa e Segreteria generale, a cui si aggiungono l’ufficio legale e il segretario generale.

Riorganizzazione che ha convinto pochi e che nella sostanza non ha dato le risposte che alla città servivano. In effetti non di rado le ville comunali sono chiuse perché mancano i custodi,oppure l’erba nei marciapiedi è alta perché non ci sono gli operai che le rimuovono. La polizia municipale invece, a parte i servizi essenziali legati alla viabilità, riesce a stento a fare qualche controllo per il contrasto ai reati ambientali e poco altro.

Intanto De Luca in questi giorni ha voluto incontrare tutti i dipendenti e contrattisti del Comune nel salone della Real Cantina Borbonica. Il primo cittadino al momento si è limitato soltanto a spronare tutti i componenti degli uffici senza preannunciare alcun provvedimento di modifica della macchina burocratica: “Voglio che ogni dipendente sia responsabilizzato e capisca l’importanza di portare avanti un servizio pubblico così importante, ad ognuno il suo ruolo per le sue professionalità” ha aggiunto il sindaco.