AMBIENTE

Partinico, via le bombe ecologiche nelle periferie: dal Comune bonifiche delle discariche abusive

Con l’emergenza rifiuti che impazza il Comune ha deciso di passare alle vie di fatto. Da ieri sono partiti dei massicci interventi di bonifica in diverse aree periferiche, specie quelle dove maggiormente si riscontrano problemi igienico-sanitari, e anche delle multe a raffica. Ieri mattina i primi interventi di pulizia su contrada Quattro Vanelle, area al confine con il territorio di Balestrate e ad alta densità di villeggianti in questo periodo.

Entro oggi si dovrebbero completare anche le bonifiche nell’altra vasta contrada Giambruno e in via Bisaccia, strada d’ingresso che porta al mercato ortofrutticolo. Interventi che però costeranno caro alle casse del Comune e quindi ai cittadini, su cui sarà ripartito il costo nella prossima bolletta della Tari, la tassa sui rifiuti. Secondo quanto annunciato dal sindaco Maurizio De Luca serviranno ben 30 autocompattatori per poter rimuovere e smaltire tutta questa spazzatura, quindi in termini concreti parliamo di ben 300 tonnellate di immondizia abbandonata.

Il costo di questa operazione di bonifica arriva a ben 120 mila euro: “Non si poteva più differire questo tipo di interventi – ha evidenziato il primo cittadino – a garanzia della salubrità dell’ambiente. E’ chiaro che però adesso serve la collaborazione dei cittadini che torniamo a invitare a non abbandonare la spazzatura. Non è la prima volta che queste zone vengono bonificate ma puntualmente poco dopo tornano ad essere riempite da centinaia di sacchi di immondizia. Così non si può andare avanti, e per ragioni ambientali e anche per ragioni economiche”.

Il problema vero è che si percepisce tra le gente comune quasi l’autorizzazione ad abbandonare i rifiuti per via della cronica carenza del servizio di raccolta: “Il servizio non funziona – dicono tanti partinicesi arrabbiati e delusi – e di sicuro non possiamo tenerci la spazzatura in casa per giorni e giorni come è già successo nel recente e meno recente passato. Siamo costretti ad abbandonare la spazzatura per strada”.

Negli ultimi anni spesso la raccolta ha funzionato a singhiozzo per varie problematiche, addirittura dallo scorso 1 giugno la differenziata porta a porta è sospesa per l’assenza degli operai interinali a cui per ragioni economiche non è stato rinnovato il contratto dalla società di appartenenza (la Temporary, ndc). Questo significa che dei circa 60 operai che dovrebbero essere in servizio a Partinico ne sono attivi appena una trentina, quelli dipendenti diretti dell’Ato rifiuti Palermo 1. A tal proposito in questi giorni c’è stato l’ennesimo vertice al Comune tra la società d’ambito e l’amministrazione comunale: “Ci siamo impegnati a pagare con puntualità le fatture – ribadisce De Luca – ma di contro chiediamo che il servizio diventi impeccabile”.