AMBIENTE

Alcamo, prevenzione incendi: Comune cerca mezzi aerei e video per stanare i potenziali piromani

Mezzi aerei e video per contrastare il fenomeno degli incendi boschivi. Anche ad Alcamo il Comune si mette in moto, come fatto in molti altri centri della provincia trapanese, per dare vita ad un piano di contrasto ai piromani che negli anni passati proprio in questo territorio hanno lasciato il loro pesantissimo segno. La giunta guidata dal sindaco Domenico Surdi ha stanziato una somma ed approvato la bozza di convenzione con le associazioni di volontariato di protezione civile per lo svolgimento di attività di ricognizione e sorveglianza aerea.

Un servizio che mira alla prevenzione degli incendi boschivi  e delle aree sensibili del territorio comunale. Per l’esattezza sono stati stanziati 4 mila euro dal bilancio, 2 mila per questa estate e la stessa cifra per la prossima stagione calda. La convenzione è composta da 9 articoli e si fonda essenzialmente sulla collaborazione di associazioni di volontariato nel campo della protezione civile che effettuino servizi di ronda nelle aree boschive più a rischio.

Ad Alcamo in particolare grande attenzione viene rivolta alla vasta area del Monte Bonifato, nel recente passato più volte distrutta da azioni di piromani senza scrupoli che ne hanno devastato buona parte del polmone verde. I fondi stanziati serviranno come rimborso spese per questa attività di “ronda” che verrà per l’appunto fatta in via preventiva. I volontari effettueranno queste ricognizioni e avranno il compito di segnalare qualsiasi eventuale sospetto in modo da far scattare eventualmente la macchina dei soccorsi in tempi rapidissimi ed evitare disastri ambientali.

“Si ritiene opportuno, attraverso il controllo costante del territorio comunale, – scrivono nell’atto deliberativo sindaco e giunta – effettuare monitoraggi per il rilievo di eventuali criticità emergenti, che consentano all’ente di intervenire ai fini della tutela del territorio e della incolumità pubblica”. Ovviamente i volontari saranno affiancati da tutti quegli strumenti necessari di tipo “ordinario”: quindi controlli di polizia municipale e forze dell’ordine, mentre dal suo canto il governo cittadino ha già emanato le ordinanze antincendio che prevedono multe salate per i privati che non garantiscono la pulizia e messa in sicurezza dei propri terreni.

Per il governo alcamese è necessario chiedere la collaborazione dei volontari: “Non si può non registrare – evidenziano – i limiti oggettivi ed operativi delle necessarie azioni di prevenzione oltre che di postumo intervento. Per questo si ritiene necessario mettere in campo ulteriori azioni e iniziative in materia di prevenzione e sorveglianza del patrimonio boschivo rispetto al criminale fenomeno incendiario”. L’attività dei volontari consisterà in una “ricognizione e sorveglianza aerea, anche con l’acquisizione di documentazione video che garantisca una visione generale dei veicoli che si muovono nelle zone sensibili e, quindi, potere avere anche validi spunti investigativi da fornire all’attenzione dell’autorità giudiziaria nei casi di incidenti di natura dolosa”.

Sulla zona di Monte Bonifato negli ultimi anni sono stati diversi gli incendi devastanti. L’ultimo nel 2016 quando a bruciare sono stati all’incirca 5 ettari di terreno di macchia mediterranea e si carbonizzarono una cinquantina di conifere. Ancora più devastanti furono sicuramente gli incendi del 2012 e 2014. In entrambi i casi la zona che andò a fuoco fu in parte la riserva naturale. Agli uffici della Direzione 7 è stato affidato il compito di stipulare gli accordi con le associazioni.