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Alcamo, ipotesi di eliminare un rientro pomeridiano al Comune: scontro con i sindacati

Ipotesi del possibile taglio di un rientro pomeridiano al Comune di Alcamo. Il lunedì o mercoledì, giorni in cui gli uffici riaprono al pubblico anche nel pomeriggio, potrebbe saltare. Su questo sta lavorando l’amministrazione comunale da qualche tempo ma il dialogo con i sindacati ha subito un brusco stop.

Al terzo rinvio dell’incontro tra le parti si è aperto un fronte polemico dopo le parole dell’assessore al Personale Fabio Butera il quale, in una nota ufficiale, ha sostanzialmente dichiarato chiuso il formale confronto facendo leva sul nuovo contratto collettivo nazionale di lavoro che stabilisce dei termini che sarebbero stati sforati. Cosa che ha spinto i sindacati a chiedere l’intervento del sindaco Domenico Surdi per riaprire questo confronto.

Di scomodare però il primo cittadino non ce ne dovrebbe essere bisogno: “Sono aperto al dialogo – precisa Butera -, il confronto resta aperto e non sarà presa alcuna decisione dall’oggi al domani”. Intanto le organizzazioni di categoria provano a giustificarsi in seguito al terzo rinvio che ha in qualche modo stizzito l’amministrazione:

“La colpa del mancato incontro convocato lo scorso 18 luglio – precisano i segretari generali di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl Trapani, rispettivamente Vincenzo Milazzo, Marco Corrao e Giorgio Macaddino – non è certamente da addebitare né alle organizzazioni sindacali né alle rappresentanze sindacali unitarie, quest’ultima assente su indicazione delle segreterie provinciali che hanno ritenuto inopportuna la continuazione del confronto fissato, a causa di un grave lutto improvviso, che ha colpito la famiglia di un collega. Unica colpa da attribuirsi alle organizzazioni sindacali sembrerebbe essere stata la modalità di comunicazione che nello specifico è avvenuta tramite sms, sicuri che la sensibilità dell’assessore, peraltro a quanto pare delegato da parte del presidente di parte pubblica, fosse stata tale da aggiornare la seduta, anche solo di 24 ore. Auspichiamo, infine, che il presidente si ravveda sulle decisioni, riconvocando l’incontro, per consentire alle parti sociali di espletare il proprio mandato e permettere un accordo sereno e condiviso”.

Sotto questo aspetto Butera rassicura tutti: “Il dialogo non è assolutamente chiuso – precisa – al di là di quanto stabilito dai contratti collettivi di lavoro. Impegni istituzionali e personali mi impediscono di poter riconvocare a brevissimo un nuovo incontro. Lo farò sicuramente, spero entro fine luglio altrimenti entro il prossimo mese di agosto. Voglio precisare che da questa amministrazione non verrà adottata alcuna modifica di orario sul personale da qui a breve, per cui il tempo per programmare un nuovo incontro c’è”.

Nelle mire dell’amministrazione c’è l’intenzione, con la proposta formulata, di rivedere le ore dei lavoratori a tempo parziale e full time, esclusivamente quelli che svolgono lavoro d’ufficio e non per chi effettua servizi esterni. Si vuole compattare in alcuni casi l’orario per arrivare a tagliare un rientro pomeridiano.