CRONACA

Partinico e Borgetto, caporalato e sfruttamento di minori stranieri: 8 indagati, nel mirino comunità “New River”

Impiegati a coltivare le terre e a gestire agriturismi, ristoranti e pizzerie con una paga misera di 12 euro al giorno. E’ quanto è stato scoperto dalla Procura di Palermo a conclusione di una certosina indagine che ha portato a 8 indagati. Ad essere sfruttati numerosi minori stranieri che erano ospiti della comunità “New River” di Borgetto. Secondo quanto appurato i ragazzi venivano utilizzati per servire ai tavoli di una pizzeria, o ancora in un agriturismo e in terreni coltivati.

Nella ristorazione venivano pagati al massimo 60 euro alla settimana, se invece venivano impiegati come agricoltori prendevano una misera paga da 12 euro al giorno. L’inchiesta era partita da una segnalazione sulle precarie e disagiate condizioni di vita in cui versavano alcuni minori stranieri ospiti per l’appunto della comunità “New River” di Borgetto. Ci sarebbero anche casi di infortuni sul lavoro mai denunciati. Dall’ispezione avviata all’interno della comunità è stato evidenziato un deficit igienico-sanitario all’interno della comunità di accoglienza, e una grave carenza di alimenti e di acqua.

Tutti i minori sono stati da tempo trasferiti in altre strutture. Le 8 persone coinvolte, accusate a vario titolo di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro nonché per maltrattamenti contro familiari o conviventi, sono:

Vincenzo Alduina, 49 anni, titolare della pizzeria La Sorgente di Borgetto; Giuseppe Criminisi, 37 anni originario di Agrigento, psicologo e responsabile della comunità New River; fuigurano poi tre agricoltori di Partinico, Giuseppe Mario Di Bella, 65 anni, Francesco Lo Baido, 37 anni, e Pietro Lo Baido, 82 anni; Antonino Lombardo, 79 anni di Borgetto, titolare dell’immobile dove si trova la comunità New River; Maria Teresa Lombardo, 51 anni di Borgetto, titolare della pizzeria New River di Borgetto, e Andrea Carmelo Meli, 42 anni, amministratore della cooperativa EsseQuadro che gestisce la comunità New River.

Intanto arrivano le prime prese di posizione da parte degli indagati con le note dei loro legali di fiducia:

Relativamente all’informazione di garanzia ricevuta in data odierna dai Sigg.ri Lo
Baido Pietro, di anni 82, Lo Baido Francesco, di anni 36 e Di Bella Giuseppe Mario, di
anni 64, gli stessi, a mezzo del proprio difensore di fiducia, Avv. Ilenia Bacchi,
dichiarano di essere totalmente estranei ai fatti contestati e che avranno modo, nelle
opportune sedi e nei modi di legge, di chiarire la loro posizione in merito.
Precisano, altresì, di non avere mai sfruttato il lavoro altrui, né tantomeno quello
minorile, di essere consapevoli di quelli che sono i diritti dei lavoratori e soprattutto di
avere profondo rispetto dei valori di solidarietà e di tutela della dignità dell’essere
umano.
Gli stessi non hanno mai costretto alcuno a svolgere attività lavorativa che abbia
comportato rischi per la salute ovvero che abbia compromesso e/o minato il benessere
psicofisico della persona e che sono ben consapevoli di quelli che sono i diritti
fondamentali dell’essere umano.
Attendono di conoscere più dettagliatamente gli elementi di accusa e- pur nel
rispetto dell’operato della magistratura e nella piena e assoluta fiducia negli organi di
giustizia – si riservano di provare nelle sedi di competenza la loro estraneità ai fatti che
hanno dato origine alla predetta informazione di garanzia.

IMMAGINE DI REPERTORIO