Partinico, il nuovo assetto dell’ospedale non si tocca: la Regione fa quadrato ed è guerra di numeri

Il nuovo assetto dell’ospedale Civico di Partinico resta tale. Non ha dato vie d’uscita il dirigente generale del Dipartimento per la Pianificazione Strategica dell’assessorato regionale alla Salute, Mario La Rocca, intervenuto ieri mattina al consiglio comunale straordinario convocato a Partinico in sessione aperta per discutere della nuova rete ospedaliera e dei cambiamenti legati al nosocomio cittadino che perde qualche primario e forse anche l’assistenza h24 di alcuni reparti: “Se dovessimo andare dietro a tutte le pretese e le richieste che avvengono dai territori non basterebbero un bilancio doppio rispetto a quello di cui abbiamo a disposizione per la sanità”.

Parole che da sole bastano a rappresentare la posizione del governo regionale sul tema del riordino della rete ospedaliera. Unico spiraglio è stato aperto per il reparto di Pediatria che nella nuova rete ospedaliera perde l’unità complessa. E’ stato confermato che l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, ha chiesto la deroga al mantenimento dell’unità complessa. A parte questa presa di posizione politica per il resto non ci sarà alcun altro aggiustamento: “Io credo – ha aggiunto La Rocca – che il documento di programmazione fotografi già in maniera fin troppo benevola la situazione di Partinico, è corretto andare incontro alle esigenze della salute e quello che abbiamo fatto penso sia più che sufficiente”.

Questo significa che restano confermati i provvedimenti che vedono il reparto di Ostetricia e Ginecologia trasformato da unità complessa a dipartimentale, con perdita del proprio primario e conseguente rischio, come paventato dai consiglieri di opposizione in consiglio comunale dell’assistenza h24; il reparto di Psichiatria resta unità semplice con 15 posti letto, quello di Urologia invece da semplice diventa dipartimentale. Infine, fattore questo salutato positivamente da tutti, viene istituto il reparto di “cura e prevenzione del piede diabetico”, unico in Sicilia nel suo genere.

In consiglio si è giocata una guerra anche e soprattutto sui numeri: se da una parte La Rocca ha parlato di 476 parti all’ospedale di Partinico, quindi al di sotto del parametro ministeriale di “sicurezza” dei punti nascita (uno dei motivi che ha comportato il declassamento del reparto stesso, ndc), è però spuntata durante il dibattito la certificazione del direttore del distretto ospedaliero Partinico-Corleone che invece certifica che le nascite al nosocomio partinicese sono state 501: “Davanti all’evidenza di queste carte – attacca il consigliere comunale Gianlivio Provenzano – il sindaco non si è nemmeno premurato di visionarle, neanche posto il problema di sollecitare l’intervento del dottore Billone che era presente alla seduta. C’è stata solo la difesa d’ufficio politica dei numeri”.

Ad essere avanzata anche una proposta: “Considerato che la rete ospedaliera verrà sottoposta all’esame del ministero della Salute per l’approvazione definitiva, – l’idea del consigliere Renzo Di Trapani – invito il sindaco di Partinico e il senatore Francesco Mollame ad incontrare il ministro della Salute per ottenere la deroga per il mantenimento del punto nascita presso l’ospedale di Partinico”.

“Di fatto non cambia nulla con questa nuova rete – rassicura il sindaco di Partinico, Maurizio De Luca -, la Regione ha trasformato anzi alcune unità da semplici a dipartimentali, avremo solo qualche primario in meno. L’ospedale rimane in termini di assistenza così com’era”.