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Castellammare del Golfo, intoppi per l’apertura del Ccr: ritardi nella consegna dell’area confiscata

Verso l’apertura del Ccr a Castellammare del Golfo, il centro comunale di raccolta dei rifiuti differenziati e di altre tipologie da poter stoccare come gli ingombranti e gli elettrodomestici. A confermare l’apertura a stretto giro di posta il sindaco Nicola Rizzo, dando l’annuncio in seguito alle sollecitazioni arrivate dal gruppo consiliare di opposizione “Castellammare 2.0” che sui ritardi dell’apertura del sito ha presentato un’interpellanza:

“Il Ccr – evidenzia il gruppo consiliare – sarà attivato secondo i tempi previsti secondo le rassicurazioni dateci, il ritardo che si è accumulato è stato dovuto alla mancata consegna dell’area confiscata formalmente al Comune. Nei primi giorni di settembre l’area sarà consegnata e quindi disponibile”. “Da registrare purtroppo non solo i ritardi dell’attivazione del Ccr – ha lamentato la consigliera Lorena Di Gregorio di Castellammare 2.0 – ma anche la mancanza di un’idonea strategia per aumentare la percentuale di differenziata da tempo ferma a meno del 30 per cento”.

A tal proposito il primo cittadino ha evidenziato che sarà concertato un programma per la raccolta differenziata in attesa del nuovo appalto che è in gara da qualche tempo per la gestione dello smaltimento della spazzatura per i prossimi 7 anni. Ovviamente essendoci di mezzo una cifra imponente tutto l’iter passa attraverso l’Urega, la stazione appaltante della Regione, con tempi più lenti.

Il centro comunale di raccolta sorgerà in contrada Pagliarelli-Ginisara, in un terreno a sud-est del centro abitato strappato a Cosa nostra. Sul terreno saranno collocati appositi cassoni per il conferimento dell’organico, sfalci di potatura, legno, elettrodomestici in disuso, ingombranti, plastica dura, imballaggio in plastica, vetro, lattine e carta e cartone.