POLITICA

Balestrate, paese tappezzato da cartelli contro il sindaco: “Dimettiti”. Rizzo: “Solo una goliardata”

Il paese questa mattina si è risvegliato tappezzato da fogli dallo sgargiante colore rosso che invitano il sindaco Vito Rizzo a dimettersi. “Una goliardata di ragazzi politicizzati” è il commento del primo cittadino che è reduce da mesi di grande difficoltà con una grave e lunga crisi politica che sembra essersi risolta solo da qualche giorno e un clima politico rovente con l’opposizione a martellare quotidianamente su una serie di “carenze” nei servizi al territorio da parte del governo cittadino.

L’iniziativa dei “messaggi in rosso” arriva a distanza di appena tre giorni dalla nomina della nuova giunta annunciata dal sindaco in seguito alle dimissioni prima dell’assessore Antonio Bosco e successivamente all’azzeramento dell’intera giunta. Un gesto necessario a Rizzo, che inizialmente non avrebbe voluto azzerare tutto, per mettere a tacere gli scontri interni che avevano portato persino alle dimissioni del presidente del consiglio Gino D’Anna.

Nella nuova giunta sono stati chiamati proprio D’Anna e Salvatore Ferrara, entrambi politici “stagionati” e di esperienza, e poi Giuseppe Lombardo e Marisa Saputo, “fedeli alla linea” di Rizzo. I cartelli pubblicati riportano varie frasi che hanno sostanzialmente lo stesso obiettivo: “Sindaco dimettiti”, “sindaco dei tramonti”, “sindaco ammurramu” (affossato, ndc).

Vito Rizzo non si scompone più di tanto: “E’ chiaro che questa iniziativa è a sfondo politico – commenta – ma non credo che dietro ci siano persone adulte, siamo in presenza di ragazzini politicizzati e nulla di più che già avevano preannunciato questo gesto”. L’opposizione in consiglio comunale continua ad incalzare e attacca il sindaco. Il consigliere Tonino Palazzolo di “Balestrate Partecipata” ha accusato Rizzo sostenendo di avere perso lo smalto di quando era schierato politicamente all’opposizione, dimenticando i problemi di allora che sono gli stessi di oggi.

Ad andare giù duro anche il Movimento 5 Stelle con il suo rappresentante in assise Giuseppe Curcurù: “La cosa pubblica è gestita a livello privatistico e la trasparenza non si sa nemmeno più cosa sia”. “Le difficoltà a gestire un ente locale sono sempre maggiori – replica Rizzo -, siamo concentrati a lavorare piuttosto che perderci nel chiacchiericcio politico che non porta a nulla, con pretesti continui di procedure capziose che non fanno altro che rallentare la macchina amministrativa e che per nulla interessano ai cittadini. Noi rispondiamo con i fatti e con i tantissimi progetti portati avanti, alcuni dei quali giunti a buon fine con i relativi finanziamenti”.

Si sussurra che la nuova giunta non abbia in realtà dissipato tutti i mugugni. Effettivamente il sindaco ha subito perso un suo pezzo, l’appoggio della consigliera Piera Chiarenza che non è stata confermata in giunta dopo l’ultima crisi e che ha deciso di dichiararsi indipendente e non più a sostegno della maggioranza. Si vocifera che altri siano gli scontenti ma il sindaco smentisce: “La nomina della giunta – assicura – è l’espressione delle forze di maggioranza”.