AMBIENTE

Partinico, emergenza rifiuti “pilotata”. La ditta del Comune sotto accusa replica: “Noi estranei, danno d’immagine enorme”

Un’indagine della Procura di Palermo dopo le denunce al commissariato di polizia e sullo sfondo l’idea che contro Partinico ci possa essere un “complotto” per farla rimanere perennemente nella sua emergenza rifiuti. Questo il primo quadro, anche se ancora non nitidissimo, che viene fuori dalla conferenza stampa convocata ieri a sorpresa dal sindaco Maurizio De Luca. Attorno al suo tavolo tutta la giunta, una grossa fetta di rappresentanti del consiglio comunale e soprattutto l’assessore regionale ai Rifiuti Alberto Pierobon.

Ad essere stata svelata un’indagine che ruota attorno al perenne fenomeno dell’emergenza spazzatura a Partinico. Il primo cittadino ha evidenziato che sarebbero stati scientificamente abbandonati enormi cumuli di rifiuti e preannuncia l’intenzione di voler revocare l’appalto all’attuale ditta che fornisce noli a caldo e freddo, quindi con e senza autista, per la raccolta dei rifiuti per un importo di circa 100 mila euro al mese: la Cogesi di San Giuseppe Jato.

“Daremo mandato ai nostri legali – tuona il sindaco – per la risoluzione del contratto”. Secondo quanto riferito in conferenza stampa ieri un camion della ditta avrebbe scaricato tutto il carico di rifiuti raccolto in contrada Giambruno. La stessa Cogesi però non ci sta e smentisce categoricamente: “Non è un mezzo della ditta quello che è stato fotografato mentre scarica la spazzatura – replica Fabio Bosco, avvocato insieme al collega Salvatore Landa della società con sede legale a San Giuseppe Jato -. Quelli della Cogesi sono ben identificabili e non hanno nulla a che fare con quello che si vede nella foto. Siamo in presenza di accuse diffamatorie, saranno intraprese le necessarie contromisure contro chi continuerà ad asserire tale tesi diffamatoria. Il danno d’immagine creato è incalcolabile”.

Ma quello di contrada Giambruno non sarebbero l’unico abbandono di rifiuti anomalo, anche se tutti gli altri non avrebbero ancora un presunto colpevole. Un altro è stato segnalato davanti ai cancelli d’ingresso della discarica comunale oramai dismessa di contrada Baronia-Provenzano. Ad essere trovati enormi cumuli di rifiuti speciali, scaricati tutti in un’unica soluzione perchè trovati dall’oggi al domani.

Stessa identica situazione poi su contrada Quattro Vanelle e nella zona accanto all’Ard discount. Tutti episodi accumunati dal fatto che i rifiuti trovati in grande quantità erano a forma piramidale, come proprio se qualcuno con dei mezzi pesanti li avesse scaricati in un’unica soluzione. In tutta questa vicenda il sindaco trova un aspetto positivo e cioè la collaborazione dei cittadini: “La maggior parte delle immagini che abbiamo fatto vedere di discariche abusive ci sono state mandate dai cittadini – sostiene De Luca – i quali sono diventati vigili. Altre immagini sono state inviate da qualche consigliere comunale”.

“Noi presenti al fianco del Comune di Partinico per dire che ci siamo – ha voluto precisare l’assessore Pierobon -. Il nostro è un chiaro segnale, stiamo lavorando sul piano del contrasto all’emergenza rifiuti e daremo le risposte dovute in sede istituzionale, al momento non posso dire altro”.

In merito a quanto sta accadendo e alla gravità della situazione tracciata interviene il partinicese Franco Mollame, senatore del Movimento 5 Stelle: “E’ gravissima la notizia di un’inchiesta in corso da parte della Procura di Palermo, diffusa dagli organi di stampa – dichiara – sull’abbandono indiscriminato di rifiuti sul territorio di Partinico da parte dell’azienda che gestisce il servizio di raccolta. L’auspicio è che le forze dell’ordine possano fare luce quanto prima su ciò che si cela dietro a questi ignobili gesti e che i responsabili possano pagare. Chi inquina la nostra terra, i nostri fiumi ed i nostri mari non deve rimanere impunito”.
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