AMBIENTE

Terrasini, no all’impianto di compostaggio rifiuti: diffida alla Regione per interrompere l’iter autorizzativo

Una diffida e una richiesta di revoca e annullamento in autotutela di un centro privato ed industriale di stoccaggio e compostaggio rifiuti in contrada Paterna a Terrasini. A depositarli ufficialmente all’assessorato regionale Territorio e ambiente e a quello ai Rifiuti, e al Comune di Terrasini è stato il comitato per la salvaguardia del territorio di Paterna-Zucco, che ha già incassato centinaia di adesioni in appena un mese dalla sua nascita e costituito da ambientalisti, semplici cittadini e imprenditori del settore turistico e agricolo del comprensorio del partinicese.

La diffida a procedere all’iter di autorizzazione alla nascita dell’impianto è stata accompagnata da motivazioni tecniche e non curate dal legale del comitato, l’avvocato Carlo Pezzino Rao. Ad essere stato messo a punto un circostanziato elaborato che ricostruisce l’anomala vicenda della concessione ad un privato di un centro di compostaggio e stoccaggio rifiuti nell’agro di Paterna a Terrasini. Superato il termine del 30 giorni dal deposito della diffida, tuona il comitato, si procederà penalmente.

“Questa decisione – dichiara la presidente del Comitato, Beatrice Gozzo – pregiudica fortemente un territorio vocato al turismo e all’agricoltura biologica e su cui insistono varie riserve naturali e nella quale molti giovani, come me, hanno deciso di costruire il loro futuro. Qualora venisse realizzato questo progetto, la salute dei cittadini, l’imprenditoria agricola e il turismo sarebbero a grave rischio”. Contrada Paterna a Terrasini è l’ultimo polmone verde del centro costiero, eccellenza per il suo valore naturalistico, culturale e storico.

Si interseca infatti nell’area dello Zucco, una volta feudo di Henri d’Orleans, duca d’Aumale, ricca di preesistenze storiche ed archeologiche. Per la presenza di tante abitazioni a poche centinaia di metri, per le diverse aziende agricole bio certificate e premiate, del Sito di Interesse Comuinitario “Montagna Longa-Pizzo Montanello” e della Zona a protezione speciale “Monte Pecoraro-Pizzo Cirina”, per la riserva naturalistica Wwf Capo Rama e il confinante fiume Nocella e Vallone-Paterna, già vincolato a Parco Fluviale nel Piano Regolatore di Terrasini e che diverse associazioni ambientaliste hanno avanzato richiesta di istituzione dell’area protetta.

Il comitato ha chiesto inoltre all’amministrazione comunale di Terrasini di partecipare al bando regionale per la bonifica della vecchia discarica, incendiatasi nel 2012/2013, vicinissima al terreno del nuovo centro rifiuti. Il comitato ha ricevuto pieno sostegno da cittadini, associazioni e aziende del territorio, tra le quali i noti villaggi turistici “Città del Mare” e “Perla del Golfo”.

“Bisogna finirla di considerare il verde agricolo un vuoto urbanistico dove si può fare di tutto – dichiara il presidente della Biblioteca Comunale di Terrasini, Antonio Catalfio –, questo territorio rappresenta il futuro economico per Terrasini ma anche per i contigui territori di Partinico, Carini, Giardinello e Montelepre. Una città contro questo progetto, il voto unanime del Consiglio Comunale, massima espressione sulle scelte urbanistiche, sono state finora voci inascoltate”. “C’è un pericolo imminente che incombe su Terrasini – aggiunge il giornalista Francesco Cicerone, componente del comitato -, quello di ritrovarsi a breve un centro rifiuti che nessuno vuole”.