Partinico, i costi gonfiati per l’esternalizzazione dell’illuminazione pubblica. Si tenta di bloccare il contratto (VIDEO)

Il Comune di Partinico a caccia di uno spiraglio tecnico, normativo o giuridico per evitare che si firmi il contratto con la ditta che si è aggiudicata l’appalto per la gestione dell’illuminazione pubblica.

La conferma arriva per bocca del consigliere comunale Toti Comito (nella foto) che, a conclusione di un dettaglio studio di tutta la documentazione inerente l’affidamento della gara (iter voluto e portato a termine dalla passata amministrazione guidata dal sindaco Salvo Lo Biundo, ndr), ha accertato che il municipio sarà costretto a pagare all’incirca il 30 per cento in più di costi dell’energia elettrica con questo appalto.

Si è messo con numeri alla mano il consigliere Comito che ha evidenziato come Partinico dovrà pagare ogni anno, per i prossimi 20 anni, 900 mila euro. Il tutto sulla base di un dato consolidato nel 2014 per spese di energia elettrica di questa cifra ma che sarebbe gonfiato da un debito pregresso e mai pagato dal Comune di 76 mila euro con la ditta fornitrice dell’energia elettrica che ha portato a questo consistente aumento annuale a partire dal 2011.

Sino al 2010 infatti il municipio sborsava ogni anno da 450 a un massimo di 650 mila euro, ben distante dagli attuali 900 mila euro. Non solo: da contratto i costi di luminarie, punti luce esterni per manifestazioni e adeguamenti normativi saranno a carico del Comune. E c’è pure una postilla: se non si pagano entro 30 giorni le fatture la ditta potrà procedere al distacco.

A fronte di questo enorme investimento sono previste migliorie all’impianto di illuminazione pubblica in diverse zone della città, con riconversione in led o anche totale rifacimento dell’impianto e dei punti luce. Ma secondo il consigliere Comito il gioco non vale la candela.

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