ENTI LOCALI

Partinico, Imu e imposta pubblicità alle stelle: sull’Irpef per ora è frenata

Imu per la seconda abitazione al massimo, stessa cosa per l’imposta sulla pubblicità mentre arriva un freno sull’Irpef. Il consiglio comunale comincia ad esprimersi sulla base degli effetti della dichiarazione del dissesto finanziario del municipio e intanto vara le prime tariffe al rialzo. In realtà non ci sono grandissime manovre, dal momento che gran parte dei tributi a Partinico sono già al massimo consentito.

Rimaneva sicuramente l’Imu sulla seconda casa che dal 9,6 passa al 10,6 per mille, quindi il massimo consentito. Disco verde anche sull’imposta pubblicitaria nella parte relativa alle cosiddette “zone speciali”, vale a dire sulle affissioni pubblicitarie nelle aree della città individuate dal regolamento come quelle a miglior visibilità. Ebbene, in questo caso la tariffa è stata maggiorata del 150 per cento rispetto alle altre zone mentre prima era ferma al 75 per cento.

Anche in questo caso si tratta del rialzo massimo possibile. L’aula invece non ha dato l’ok per quanto concerne l’Irpef, l’imposta sulle persone fisiche, che sulla base della proposta degli uffici mira alla cancellazione dell’esenzione della’obolo per chi ha redditi inferiori a 11 mila euro. Anche qui c’è da dire che, a parte questa fascia di esenzione, l’aliquota è da tempo fissata al massimo, vale a dire allo 0,8 per cento.

Tutto è stato rinviato al prossimo consiglio del 5 dicembre per dare la possibilità ai revisori dei conti di verificare la fattibilità dei due emendamenti presentati in consiglio. Uno è stato presentato dalla commissione consiliare al Bilancio e mira a evitare che ci sia la totale cancellazione dell’esenzione, quindi a salvaguardare i redditi inferiori a 7 mila euro.

Se dovesse quindi passare questa proposta la novità rispetto ad oggi sarebbe quella che a pagare l’imposta sarebbero i contribuenti con un reddito superiore ai 7 mila euro, per l’appunto. L’altro emendamento, presentato dai consiglieri di opposizione, invece mira del tutto ad evitare qualsivoglia modifica rispetto a quanto in vigore sino ad oggi, quindi al mantenimento della soglia degli 11 mila euro.

Siccome eventuali modifiche rispetto alla proposta degli uffici comunali ha bisogno del visto tecnico allora è stato necessario rinviare tutto per dare il tempo ai revisori di dare il proprio parere, e quindi se è possibile lasciare tutto per com’è oppure evitare del tutto la cancellazione dell’esenzione.

“Speriamo di sbagliarci – afferma il consigliere di opposizione Emiliano Puleo (nella foto a destra) – nel pensare che, con la giustificazione di un dissesto ereditato, l’amministrazione De Luca stia cominciando a porre in essere delle scelte politiche pesanti e scellerate, ma opportunisticamente presentate come inevitabili. Ci opponiamo fortemente a questa scelta in quanto viola l’articolo 3 dello Statuto del Contribuente che stabilisce il principio per cui le disposizioni tributarie non hanno effetto retroattivo”.

“Sono convinto – ha commentato il sindaco Maurizio De Luca (nella foto a sinistra) – che l’assise civica mostrerà il giusto equilibrio nel valutare questi importanti passaggio che sono decisivi per portare a termine il piano di risanamento per rimettere in piedi il Comune di Partinico”
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