CRONACA

Castellammare del Golfo, deposito carburanti “abusivo”: sentenza rinviata per ex sindaco e dirigenti del Comune

Rinviata al prossimo 8 gennaio la sentenza in abbreviato per i 7 imputati tra dirigenti del Comune, ex sindaco e imprenditori e liberi professionisti di Castellammare del Golfo finiti sotto processo nell’ambito di un’inchiesta nata da un impianto di carburanti non in regola, secondo l’accusa, ma autorizzato con tanto di concessioni da parte degli uffici.

Questo filone d’indagine è considerato la naturale prosecuzione dell’operazione antimafia che nel marzo del 2016 portò in carcere il boss di Castellammare, Mariano Saracino, ed altri presunti fiancheggiatori. Il rinvio è stato dettato dal mancato deposito della perizia tecnica sul presunto abuso edilizio che era stata richiesta dal giudice di Trapani dal momento che le perizie disposte dalla Procura e dalla difesa giungono a conclusioni diametralmente opposte.

A finire a giudizio l’ex sindaco Nicola Coppola, che oggi ricopre la carica di consigliere comunale, e con lui altri quattro tra funzionari e dirigenti del municipio: Giacomo Gervasi, Alberto Di Stefano, Marcello Ancona e Roberto Alonzo. Per loro l’accusa è a vario titolo abuso d’ufficio, in concorso e continuato. Figurano poi Silvana Paradiso, amministratore unico della ditta di gestione dell’impianto carburanti, e Salvatore Balistreri, in qualità di progettista dello stesso deposito, accusati di abuso edilizio in concorso e falsità ideologica.
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