ENTI LOCALI

Partinico, stabilizzazione precari: resta il muro contro muro dei contrattisti a 24 ore

Restano i pesanti malumori tra i precari del Comune di Partinico a 24 ore, i sindacati e l’amministrazione comunale. Alla riunione convocata dalle stesse organizzazioni di categoria, per discutere del recente piano di stabilizzazione di tutti i precari che costringe il Comune alla decurtazione di 3 ore settimanali ai contrattisti a 24 ore, quasi nessuno di questi lavoratori si è presentato. In tal senso i 63 precari coinvolti minacciano di avviare una vertenza legale con il municipio perchè convinti che sulla base della legge Madia questa decurtazione non sarebbe legittima.

In termini concreti queste 3 ore settimanali in meno alleggerirebbero la busta paga di circa 150 euro mensili, di sicuro una cifra importante per chi ha uno stipendio di circa 800-900 euro. Intanto l’accordo sulla stabilizzazione è stato già sottoscritto tra i sindacati e il Comune che continuano a ribadire che questa soluzione resterebbe l’unica percorribile per garantire la stabilizzazione di tutti e 232 i contrattisti del municipio nell’arco del prossimo triennio, dal momento che vi sono dei paletti da rispettare in quanto l’ente è stato dichiarato in dissesto economico.

Le organizzazioni di categoria hanno ancora una volta ribadito che la decurtazione delle ore sarebbe solo temporanea sulla base di impegni verbali presi dall’amministrazione guidata dal sindaco Maurizio De Luca: “Condivido la preoccupazione dei lavoratori – precisa Gianluca Cannella, rappresentante del Csa – ma c’è un impegno che questi contratti vengano trasformati in full time, in modo da implementare i servizi. Questo è il punto cardine che ha portato il nostro sindacato a firmare l’accordo”.

“Vi sono risorse per circa 4 milioni di euro – rivela Mario Basile della Fp Cisl – di economie dei cessati che questo Comune ha a disposizione per destinarli a progressioni verticali, assunzioni esterne e aumento ore. Quindi semmai puntiamo ad aumentare anche oltre le 24 ore i prossimi contratti”.

“La cosa che mi è dispiaciuta – commenta con amarezza Lillo Sanfratello della Cgil – è che all’assemblea convocata mancava proprio la platea dei lavoratori a 24 ore. Avere un problema e non venire in assemblea a discutere secondo me non si fa un buon servizio, principalmente a sè stessi”.
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