ENTI LOCALI

Alcamo, riscossione imposta pubblicità: niente internalizzazione al Comune, tutto rinviato di un anno

Resterà in mano ai privati ad Alcamo almeno per un altro anno ancora il servizio di gestione della riscossione dell’imposta comunale sulla pubblicità, diritto sulle pubbliche affissioni, compresa la materiale affissione dei manifesti. Così  ha deciso l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Domenico Surdi che quindi deve rinviare il progetto di internalizzare il servizio come era stato messo nero su bianco nel Peg 2018, il piano economico di gestione.

La stessa giunta ha preso atto della necessità del rinvio, dettato anche dal lungo contenzioso che ci si sta portando dietro relativamente al nuovo piano generale degli impianti pubblicitari che stenta a essere varato. Sulla base quindi di queste problematiche, e soprattutto sulla scorta della delibera di giunta, il dirigente della Direzione Entrate patrimoniali e tributarie Sebastiano Luppino non ha potuto far altro che firmare una determina per prorogare di un altro anno il servizio di riscossione del tributo all’attuale ditta che già l’ha in gestione, la Andreani Tributi srl.

La stessa azienda, interpellata in merito, aveva già dato la propria disponibilità a proseguire nel servizio dall’1 gennaio al 31 dicembre del 2019 alle medesime condizioni riportate nel contratto originario e nel capitolato d’oneri. Divers i motivi che hanno portato a questa scelta della giunta di non internalizzare il servizio nel 2019 come inizialmente ci si era prefissi nel Peg. Anzitutto perchè a tutt’oggi il piano generale degli impianti pubblicitari non è stato predisposto da parte della Direzione  1 del Comune, quindi significa che ancora il servizio deve essere definito in ogni aspetto, anche sul piano organizzativo e gestionale;

secondo quanto poi sostiene lo stesso dirigente Luppino alla Direzione 5 non sono state assegnate le necessarie risorse umane, finanziarie e strumentali per internalizzare il servizio già dal prossimo 1 gennaio. I ritardi per il varo del “Piano delle insegne” da parte del Comune di Alcamo hanno finito per scatenare le reazioni di chi sino ad oggi è rimasto fuori dai giochi.

Parliamo delle società che lavorano nel settore della cartellonistica pubblicitaria che oramai da tempo non possono più operare nella cittadina alcamese per effetto di un congelamento del settore da parte dell’amministrazione comunale. La questione si è resa talmente incandescente da provocare un ricorso al Tar da parte di una delle società pubblicitarie tra le più importanti nel panorama siciliana, la ditta Alessi spa di Palermo, tutt’oggi pendente.
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