POLITICA

Nessuna crisi a Carini. Intervista al neoassessore Alessandro Gambino, successore di Enzo Alamia.

 

L’incompatibilità c’è e malgrado il terremoto politico e la revoca di Enzo Alamia, a Carini non si è aperta nessuna crisi. 

Carini. Chi è Alessandro Gambino, successore di Enzo Alamia

“Sono sicuro che la delega data ad Alessandro Gambino rafforza e rilancia la nostra squadra di governo, grazie al contributo di un valido e apprezzato professionista che darà il suo apporto nel solco dell’impegno del suo predecessore che ringrazio, per l’impegno profuso in questi tre anni in cui ha operato nell’interesse dei cittadini carinesi”.

Sono state queste le parole con le quali il Sindaco di Carini, Giovì Monteleone, aveva salutato l’ingresso del neo assessore con delega alle Attività Produttive, Patrimonio e Mobilità, Alessandro Gambino, dopo il terremoto politico che ha causato la rimozione del suo predecessore, Enzo Alamia.

Ma chi è Alessandro Gambino? 

Avvocato penalista, 36 anni, consigliere eletto nelle file della lista l’Altra Carini, orientamento politico di sinistra, senza tessera di partito. Un giovane appassionato del suo paese.

Lo Sportello Unico delle Attività Produttive, alias SUAP, a Carini funziona bene. Una buona realtà amministrativa condivisa anche con altri paesi del circondario come Capaci e Terrasini, cui si unirà presto anche Torretta. È così? 

Si, posso dire che mi sono reso conto, documenti alla mano, che si tratta di una fiore all’occhiello dell’amministrazione comunale. Il SUAP riesce a dare assistenza sotto più profili a piccoli e medi imprenditori, così come a grossi gruppi industriali. Carini resta, comunque, una delle più grandi aree industriali dopo Termini Imerese.

Il mondo non si ferma, nonostante la crisi e le problematiche varie che investono il mondo produttivo. Vale anche per Carini? Qual è consiglio che puoi dare a chi, giovane o meno, ha intenzione di avviare un’impresa? E in quale settore? Agricolo, dei Servizi o Industriale?

È innegabile che la crisi economica ha falciato parte del tessuto produttivo ed economico del territorio, però la mia risposta è affermativa. Questo territorio è attraversato da dinamiche molto vivaci dal punto di vista imprenditoriale, sia nel settore industriale che in quello agricolo e commerciale.

Qualche esempio?

Da poco l’Italtel ha firmato degli accordi che puntano allo sviluppo di smart-city e tecnologia digitale. Settori in forte crescita e di innovazione tecnologica che sono il volano delle nuove economie. Ma la nostra attenzione è rivolta anche ai settori più tradizionali. Stiamo continuando a lavorare al Mercato del Contadino. Un progetto che era già messo in moto, che si era arenato e che stiamo riprendendo allo scopo di incentivare la promozione dei prodotti locali a Km0. Io penso che Carini e zone limitrofe, a patto di avere buone idee e propensione al rischio d’impresa, continui ad essere un territorio con buone potenzialità di investimento.

La tua nomina è dovuta all’ampiamente discusso incidente di percorso occorso al tuo predecessore, Enzo Alamia. Questa tua nomina come ha inciso sugli equilibri di maggioranza? È cambiato qualcosa? È stata un’esclusiva decisione del sindaco?

In questo momento non c’è alcun elemento di fibrillazione in Consiglio Comunale e da parte del gruppo politico “Confederazione di Centro”, del quale fa parte Enzo Alamia, non c’è alcuna formale presa di posizione contraria all’amministrazione comunale. È innegabile che all’interno della maggioranza preesisteva già qualche problema di coesione politica, che si è acuito all’indomani della vicenda di Enzo Alamia. Ma sono problemi che interessano soprattutto quel gruppo, che si è prima spaccato e poi ricomposto. La polemica politica, che può anche riguardarmi, è altra cosa e penso sia frutto di normale attivismo politico. Io faccio politica da sempre e vorrei essere giudicato per quello che ho fatto e farò, non sulla base di etichette politiche. 

Però qualcuno pensa che, in realtà, l’incompatibilità di Enzo Alamia era più presunta che reale, dal momento che la delega è stata revocata dal sindaco. 

L’incompatibilità c’è e chi dice il contrario dice una bugia. L’incompatibilità non nasce da un atto amministrativo o dall’ordinanza del Comune ma dalla decisione, perfettamente legittima e che merita rispetto, del destinatario dell’ordinanza di impugnarla innanzi al TAR. È questo che ha determinato l’incompatibilità perché tutti gli amministratori comunali, consiglieri e assessori, non possono avere liti pendenti civili o amministrative nei confronti dell’ente che amministrano. Inoltre, proprio per rendere tutto il più trasparente possibile era stato anche dato un congruo lasso di tempo al destinatario dell’ordinanza (Enzo Alamia ndr), per metterlo nelle condizioni di rimuovere la causa di incompatibilità ritirando il ricorso. Ma così non è stato.

Vedremo cosa accadrà nelle prossime settimane. Enzo Alamia, infatti, così come il suo successore, Alessandro Gambino, pur non ricoprendo la carica di assessore resta consigliere comunale. La rimozione dall’assise consiliare non può essere determinata da un atto del Sindaco, ma è oggetto di una particolare procedura che investe il consiglio comunale e gli organi burocratici del Comune. La vicenda non è ancora conclusa del tutto.

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